Cucina

Debora Bezzi vince il secondo quarto e prosegue il suo Strabar

Nel talent di Teletutto Francesco Paonessa ha tenuto il passo della barista di Paratico solo nella seconda prova
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • Giorgio Zanetti e la giuria di Strabar sullo sfondo Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
  • La seconda puntata di Strabar
    La seconda puntata di Strabar
AA

Velocità e precisione, ma anche estro, creatività e capacità di reggere la pressione dello sguardo della giuria e dell’obiettivo delle telecamere. Nella seconda puntata della seconda edizione di Strabar, interamente dedicata agli specialisti della caffetteria e ospitata da Trismoka a Paratico, le prove scelte dalla giuria tecnica hanno messo in luce le qualità e la voglia di mettersi in gioco di due giovani baristi, Francesco Paonessa, 21enne barista al Mokasol di Brescia, e Debora Bezzi, al bancone del Pata Negra di Paratico.

Un confronto bello e avvincente in cui Debora ha mostrato maggiore padronanza della tecnica ma anche una spiccata capacità di far fronte alla pressione nelle gestione delle comande. Francesco, pur difendendosi bene in tutte le tre prove, ha ceduto il passo alla collega che si è spalancata le porte della semifinale. Come prima prova la giuria, formata dal formatore Cefos Luca Ramoni, che della giuria è il presidente, Maddalena Damini, direttore artistico di RadioBresciasette e Teletutto, Paolo Uberti, patron di Trismoka e Andrea Bartolozzi, direttore generale della Centrale del Latte di Brescia, ha scelto di mettere sotto pressione i concorrenti, chiedendo loro di preparare il maggior numero di cappuccini in tre minuti: «Nulla può essere lasciato al caso» ha ammonito Paolo Uberti aprendo la degustazione.

Giorgio Zanetti e la giuria di Strabar sullo sfondo Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Giorgio Zanetti e la giuria di Strabar sullo sfondo Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

Entrambi hanno preparato quattro tazze e la giuria si è spaccata sulla valutazione ma Debora si è imposta per 17 a 15, anche grazie all’estetica dei suoi cappuccini. Bevanda calda con base caffè utilizzando una delle creme di Spirito del Garda da realizzare in quattro minuti è stato il mandato della seconda prova. Cioccolato, espresso e crema di nocciola per Debora mentre Francesco ha scelto cioccolato, crema di latte, punch al rhum oltre all’espresso. Due creazioni che hanno impressionato la giuria per la creatività mostrata ma il giudizio è stato condizionato da alcuni piccoli errori tecnici dati probabilmente dalla pressione di lavorare in quattro minuti. «Uno dei due è troppo freddo e nell’altro purtroppo la nota alcolica è troppo persistente» ha spiegato Maddalena Damini. I due baristi hanno totalizzato 12 punti ciascuno. Debora ha confermato il suo vantaggio con la Stramisteriosa. Nella scatola c’è una comanda che deve essere evasa in tre minuti: una cioccolata calda, un cappuccio e due latti macchiati. E Debora ha confermato il suo vantaggio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato