I vincitori di questa edizione sono in cucina per la cena di gala
Le loro sei ricette sono state scelte tra più di duecentocinquanta. Hanno vinto per creatività, curiosità e cura dei dettagli. E lunedì sera al ristorante Carlo Magno di Collebeato si giocheranno la finalissima, cucinando per 130 invitati ma soprattutto per la giuria composta da chef ed esperti di cucina. La nona edizione di Chef per una Notte ha i suoi sei vincitori, uno per ciascuna delle categorie di ingredienti che quest’anno hanno scandito la nostra iniziativa: pasta, verdure e ortaggi, salumi e formaggi, carne, frutta, e latte, panna e mascarpone. L’allegra brigata che tra qualche giorno vestirà la giacca da chef nella cucina del Carlo Magno è composta perlopiù da volti noti della nostra iniziativa (quattro di loro sono alla seconda vittoria, uno alla terza e ultima), e da una sola new entry.
I vincitori.
Il tris di vittorie lo cala Fabio Letti, operaio 29enne di Lodrino, con il suo «Pacchero nostrano»: la pasta corta è fritta e farcita con salmerino affumicato, condito con olio extravergine di oliva e porro fresco, ed è servita su una crema di zucca aromatizzata al sakè. «La passione per la cucina mi accompagna fin da bambino - racconta Fabio, già vincitore nel 2018 e nel 2020 -: mi divertivo a modificare i sughi pronti che mia mamma teneva in dispensa. Chef per una Notte è stata una bellissima occasione per mettermi in gioco». Alla sua seconda vittoria è invece Luigi Riccardi, 46 anni, vivaista di Orzinuovi, che ha trionfato nella categoria verdure e ortaggi con la sua ricetta «In veste di barbabietola». «La barbabietola - spiega Luigi, che ha bissato il successo del 2021 - viene trasformata in un gel che ricopre un filetto di salmone marinato e scottato. Il piatto è accompagnato da cubetti di barbabietola lessata, gel al limone e polvere di finocchietto». Alessandra Saiani, 52 anni, operatrice socio-sanitaria di Capriano del Colle, ha conquistato la categoria salumi e formaggi con un «Risotto alla borragine e formaggio di capra». «È una ricetta nata per caso - racconta Alessandra, ancora sul podio dopo la vittoria del 2020 -: ho raccolto questa erba di campo dal mio giardino e abbinato il caprino». Completano il piatto i fiori della borragine e delle chips di formaggio. La migliore ricetta a base di carne è la «Faraona truffle» di Cristina Ruffoni, 49 anni, consulente di compliance di casa a Palazzolo, che replica così il trionfo dello scorso anno. «Ho scelto una carne poco scontata - spiega Cristina, che ha imparato a cucinare da bambina perché sua mamma non amava farlo, e da allora non ha più smesso - l’ho arrotolata con la pancetta e servita con tartufo nero a scaglie e spinaci». Dulcis in fundo Paolo Pena, geometra 58enne di Chiari, che ha sbaragliato la concorrenza nella categoria frutta con una mousse di pistacchi con gelée di fragole, glassatura a specchio di cacao con mandorla caramellata a filo. «Mi piace cucinare tutto - chiarisce Paolo, già vincitore di Chef quattro anni fa -, ma la mia passione è la pasticceria e far assaggiare un mio dolce a Massari (presidente di giuria, ndr) per me sarà un grande onore». Alla sua prima partecipazione a Chef (con il record di 59 ricette inviate in tre mesi) e alla sua prima vittoria è infine Jessica Magoni di Travagliato, 42 anni, educatrice di asilo nido. Ha vinto nella categoria latte, panna e mascarpone con una «Monoporzione alla vaniglia e amaretti». «È un’emozione favolosa - racconta Jessica, che con un’amica ha un blog di cucina -, avrei tanto voluto essere tra i finalisti ma non me l’aspettavo. Ora sono molto agitata all’idea della serata al Carlo Magno, ma prevale la soddisfazione».
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