Chef per una notte: è tempo di prove generali
La giacca da chef è indossata, la ricetta è chiara nella mente e la voglia di mettersi in gioco è davvero notevole. Almeno quanto la temperatura dell'emozione. Al ristorante Carlo Magno i nove chef per passione, vincitori della sesta edizione della nostra iniziativa dedicata alla cucina, hanno trascorso una lunga mattinata tra i fornelli della cucina del ristorante sui Campiani.
Affiancati dall'equipe del ristorante e capitanati da chef Beppe Maffioli le loro ricette si sono trasformate, grazie ai consigli e ai giusti bilanciamenti, nei piatti che lunedì 18 marzo verranno serviti per il gran galà di Chef per una notte, sigillo conclusivo di questa appassionante nuova edizione.
Scorrendo i volti e le ricette e seguendo l'ordine del meù, incontriamo i protagonisti. La prima è Aurora Mottes, 32 anni, blogger di cucina con il suo getBready dove racconta - in italiano e in inglese - le sue ricette preferite, quelle che le danno conforto e che cucina più spesso. Lei, originaria della Valle del Chiese e poi trasferitasi a Riva del Garda, nella vita fa l'impiegata, ma non fa mistero di desiderare una sferzata che renda la cucina ancora più presente nella sua vita.
Per la mattinata di prove ha preparato il suo Stuzzichino: Bocconcino delle vette. Un antipasto goloso e saporito per iniziare al meglio la degustazione dei piatti. «Sono molto felice di essere qui - ci ha raccontato - per me è un'occasione irripetibile per poter imparare cose nuove». All'assaggio del piatto chef Maffioli le ha fatto i complimenti per il bilanciamento e la raffinatezza dei piccoli dettagli di gusto.
Sempre in tema di stuzzichini e finger food, troviamo un'altra giovane appassinata di cucina e blogger: Maria Borsa. Autrice di mabka, un blog dedicato agli intolleranti al lattosio. Neo mamma (la sua piccola Martina le ha fatto compagnia, insieme al papà, durante la mattinata), Maria ha sempre trovato il tempo di dedicarsi alle sue ricerche in cucina. La sua ricetta Cestini di brisêe con crema di zucchine e pancetta ha guadagnato il premio Sanfelici, uno degli sponsor della nostra iniziativa. «Non mi aspettavo di essere scelta! La mia passione per la cucina deriva dalla mia intolleranza al lattosio. Da adolescente non c'erano i prodotti che esistono oggi e se volevo mangiare qualcosa dovevo cucinarmelo io». Da necessità virtù. In questo caso ai fornelli.
Per la categoria Antipasti troviamo il vincitore Maurizio Botti, 46enne di Roncadelle. «Essere nella cucina del Carlo Magno è un'esperienza fantastica. Sono un appassionato, curioso di sapori e sempre pronto ad assaggiare per poi replicare nella mia cucina quello che più mi ha stuzzicato. La mia famiglia è la mia platea, ma soprattutto il mio giudice più severo» racconta. Il suo Salmone Elegante è risultato un piatto ben fatto, equilibrato e stuzzicante.
Veniamo ora al primo piatto di Alice Naboni, 32 anni di Adro. «Devo dire che è stata proprio una bella sorpresa. Essere qui con un risotto poi è una vera soddisfazione, dal momento che è il mio cavallo di battaglia». «Risotto all’italiana» è un riso al pomodoro, mantecato con la burrata e impreziosito dalla burrata e dai gamberi croccanti. Una vera prelibatezza, golosa e fresca, grazie al basilico.
Matteo Pagani, 42enne macellaio di Erbusco, è per la terza volta consecutiva uno dei vincitori di Chef per una notte. Quest'anno per la categoria dei Secondi grazie a «Quinto quarto». «Per me è sempre un'emozione poter cucinare al Carlo Magno, anche se davvero non avrei mai pensato di ritrovarmi ancora tra i vincitori. Anche perchè, ogni anno, il livello generale si alza molto».
Per il piatto vegetariano troviamo Loris Marchesini con «La trilogia del cavolo». La sessantatreenne di Bedizzole, enrgica titolare dell’azienda di famiglia, ha da sempre coltivato la passione della buona tavola. «Sono contentissima, anche perchè la vittoria arriva dopo aver partecipato ogni annno da quando è iniziato Chef per una notte». Un giusto coronamento per l'impegno e la costanza dimostrata.
Ha una storia speciale Manuele Milana, la 47enne vincitrice della nuova categoria di Chef per una notte, Ispirazione d'autore. Non solo perchè il piatto «Paccheri, fassona e fonduta di formaggio» è ispirato a una delle creazioni dello chef Beppe Maffioli, ma anche perchè con il Carlo Magno Manuela e la sua famiglia ha un legame speciale. Nelle luminose sale del ristorante, infatti, ha incontrato colui il quale sarebbe diventato suo marito e, proprio come già avevano fatto i suoi genitori, anche per Manuela la festa per il giorno del sì è stata proprio sui Campiani. «Per me è quasi un cerchio che si chiude, questo rappresenta un posto magico, dove continuare a tornare per le occasioni più speciali - ci racconta Manuela - i miei paccheri sono un omaggio a Beppe Maffioli». Un piatto che all'assaggio ha convinto, anche nell'estetica, oltre che nel gusto, il palato dello chef.
Infine i dolci. Un doppio dessert per un ex aequo: quello che si dividono Cecilia Martinenghi, 52enne bresciana alla sua seconda vittoria consecutiva a Chef per una notte, sempre nella categoria dei dolci e Elena Valesi, 42enne della provincia di Cremona, che ha conosciuto la nostra iniziativa attraverso un'amica. Entrambe hanno presentato due dolci di alto profilo: «Mele, vaniglia e caramello», che gioca sui contrasti delle consistenze e delle temperature e «Quasi un tiramisù», che appare come un piccolo gioiello per via di alcune foglioline d'oro a guarnizione.
Il commento finale, però non può che essere quello del padrone di casa. «Ho trovato i nostri vincitori molto emozionati, ma davvero preparati: hanno provato i piatti più volte, a casa e sono arrivati da me molto desiderosi di mettersi in gioco. Si è creato subito un clima di armonia e di costruttivo scambio di idee. Come sempre devo ringraziare i miei ragazzi che in cucina hanno permesso ai cuochi per passione di trovarsi a proprio agio e di fare al meglio». Non resta che darsi appuntamento al 18 marzo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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