Economia

Superbonus, ma la polizza da 500 mila euro non è bassa?

Un lettore chiede e impone una riflessione. Prima di far partire i cantieri meglio verificare la «capienza» dell’assicurazione del professionista
I professionisti sono tenuti a stipulare una polizza assicurativa
I professionisti sono tenuti a stipulare una polizza assicurativa
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La classica pulce nell’orecchio la mette un lettore particolarmente attento a tutto quanto ruota attorno al Superbonus. E il tema è il seguente: ma i professionisti a titolo diverso coinvolti in un ipotetico cantiere-110% sono adeguatamente assicurati? La norma chiede un minimo di 500 mila euro ma - si chiede sempre il nostro - basta questa cifra a coprire il professionista (e quindi il committente, perchè ricordiamolo sempre: è il committente che risponde) da eventuali errori. Metti che fra cinque-otto anni l’Enea mandi l’ispettore e questo verifichi inadeguatezze nei lavori, che succede? È possibile (certo che sì) che l’agevolazione in tutto o in parte venga richiesta indietro? E quindi, ad evitare di dormire sonni inquieti, ecco la domanda: il professionista ha una polizza adeguata?

500 mila euro non sembran tanti. Metti che un tecnico o un asseveratore sbagli due-tre lavori, 500 mila euro non bastano (senza poi considerare che ci son lavori che valgono milioni...). E poi dipende da quando le eventuali incongruenze nei lavori vengono individuate dagli ispettori. Se io arrivo ultimo - argomenta il nostro lettore - e non ho più capienza nella polizza del professionista cosa faccio? Domanda spinosa, inquietante anche. Una soluzione ovviamente è - sarebbe - di aumentare la polizza, magari ad 1 milione.

Va da sè che i professionisti hanno già una propria polizza e in queste situazioni si tratta di integrare la polizza base. Il committente - avverte sempre il nostro lettore - farà poi bene a chiedere la visione della polizza che, a garanzia di tutti, dovrebbe essere all risk, quindi in grado di coprire per intero i danni causati in tutte le attività svolte e non, come in qualche caso, una polizza a rischi nominati. E quindi: solo polizze all risk ricordando che, ad ogni buon conto, la polizza copre errori involontari ma non copre casi di dolo o (nel caso di asseverazione infedele) eventuali sanzioni.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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