Superbonus 110% rinnovato al 2023, Pil salirà del 6%
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. Il testo, tra le varie misure, prevede il rafforzamento del sistema sanitario nazionale.
«Risorse aggiuntive saranno destinate ai rinnovi dei contratti pubblici». Prevista anche la revisione delle imposte ambientali e dei sussidi ambientalmente dannosi.
Nella nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, si legge che il Pil salirà del 6% nel 2021 e del 4,7% nel 2022, tornando ai livelli pre-Covid nel secondo trimestre dell'anno. La crescita del Pil sarà del 2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024 e il deficit tornerà sotto il 10%. Il rapporto tra debito pubblico e prodotto scenderà al 153,5% quest'anno, al 149,4% il prossimo, al 147,6% nel 2023 e al 146,1% nel 2024, e lo spazio di manovra per il 2022 aperto dalla differenza tra deficit tendenziale e programmatico ammonta a circa 22 miliardi. Occupazione a +6,5% nel 2021, ma tornerà ai livelli pre-Covid nel 2024.
Inoltre è stato confermato il Superbonus al 110%. «Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 - si legge nell'introduzione della Nadef - consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le Pmi e agli incentivi all'efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si sarà in grado di attuare la riforma degli ammortizzatori sociali e un primo stadio della riforma fiscale. L’assegno unico universale per i figli verrà messo a regime».
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