Rincari record nei cantieri edili: manca materiale per i cappotti
Prezzi elevati di materiali come acciaio e calcestruzzo, ponteggi difficili da reperire con costo del noleggio triplicato, tecnici sotto pressione, ma soprattutto lunghe attese per poter ottenere il materiale per realizzare il cappotto degli immobili. Anche se l’attenzione mediatica per chi si occupa di Superbonus è concentrata sulla proroga al 2023 e sulle necessarie semplificazioni attese nelle prossime settimane, a frenare il decollo delle agevolazioni ora ci si è messa la congiuntura dei mercati che ha spinto molte ditte fornitrici a non rispettare le consegne alle imprese edili.
Quello dell’aumento dei prezzi delle materie prime, come raccontiamo da mesi, è un problema che non tocca solo il settore dell’edilizia, ma tutti i settori produttivi: dalla manifattura fino all’agricoltura. E spesso sono legati alla pandemia, che ha spezzato i tradizionali equilibri di mercato. «Rispetto ai prezzi di inizio anno c'è stato un aumento del 40% sia sul ferro sia sul legno da costruzione, del 20% sui materiali plastici, del 30% sul materiale zincato, del 12% sul bitume e del 22% sul calcestruzzo», ci spiega Bortolo Agliardi, presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia.
La fiammata dei prezzi sta mettendo a dura prova gli artigiani e i piccoli imprenditori costretti a comprimere i margini di guadagno o addirittura a rinunciare a lavorare. «I continui rincari nel periodo tra l’acquisizione delle commesse e la consegna del prodotto finito erodono il margine di profitto dell'imprenditore fino addirittura ad annullarlo o, nel peggiore dei casi, costringendolo a lavorare in perdita - spiega Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia - . In una lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, la nostra associazione ha sollecitato attenzione al fenomeno e la messa in campo degli strumenti che possano rimettere in equilibrio domanda e offerta, nel rispetto della concorrenza».
Il 110% ha indubbiamene rimesso in moto l’intera filiera dell’edilizia. Oggi trovare manodopera qualificata non sempre è scontato. Idraulici, elettricisti e posatori sono fra le figure più ricercate. Il problema riguarda non solo e non tanto gli interventi coperti dal superbonus - che devono comunque fare i conti con i massimali e le verifiche dei prezzari - ma tutte le opere (rifacimento di facciate, lavori per l'efficientamento energetico, rifacimento bagni e manutenzioni straordinarie) non soggette a verifiche di congruità.
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