Il Superbonus spinge l’edilizia: a Brescia nate 58 nuove imprese
Il Bonus Casa 110% non ha solo conquistato il cuore di molti proprietari bresciani, si sta rivelando sempre più misura strategica per la crescita economica del Paese. L’ultimo dato arriva da Unioncamere, che ha esaminato le attività avviate nel terzo trimestre 2020: a livello nazionale sarebbero ben 4.971 le nuove imprese del settore edilizio nate tra luglio e settembre 2020 con la Lombardia al centro del processo virtuoso innescato dalle nuove misure (+536) e la provincia di Brescia (+58) terza dopo a provincia di Milano (+239) e Varese.
La maxi agevolazione pensata per stimolare ristrutturazione, riqualificazione energetica e consolidamento antisismico del patrimonio edilizio italiano, ha inciso sulla vitalità di un settore cruciale come le costruzioni che nel terzo trimestre a livello nazionale segnala un incremento dello 0,6%, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le potenzialità in termini di intervento sono enormi: ricordiamo che nella sola provincia di Brescia ci sono quasi 85mila edifici costruiti prima del 1969 ed oltre la meta dei 230mila edifici residenziali è stato edificato prima del 1980. Il superbonus tocca un’ampia platea di imprese che va dall’edilizia, all’installazione di impianti, fino ai servizi professionali. Oltre 25mila piccole e medie imprese, di cui 11mila del mondo artigiano. «La maxi agevolazione fiscale non solo orienta il settore dell’edilizia verso principi di sostenibilità, ma garantisce ai proprietari un guadagno anche economico, oltre a un netto risparmio sui consumi -, spiega Claudio Cominardi, deputato M5S -. Ci siamo battuti fortemente per questa misura ed i primi dati confermano le nostre previsioni. Ricordo che il Cresme ha stimato a 3,5 miliardi di euro l'impatto economico del superbonus per la nostra provincia, dove l'edilizia muove ogni anno 4,7 miliardi». Chiaramente a ogni nuova impresa corrisponderanno diversi posti di lavoro, dunque l’effetto moltiplicatore sull’economia bresciana sarà assolutamente consistente. Ora però - prosegue Cominardi - grazie al Recovery Fund vorremmo estendere la validità almeno fino al 2024».
Per il presidente di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi, i dati di Unioncamere confermano come la maxi-agevolazione «sia un’utile opportunità per sensibilizzare e stimolare una diffusa riqualificazione dell’esistente. Per renderla ancor più efficace servono risposte stabili e definite da parte della pubblica amministrazione. Ben venga quindi l’impegno dei Cinque Stelle ad estendere il bonus fino al 2024. È necessario dare alla filiera ed ai cittadini il tempo sufficiente per informarsi e programmare gli interventi». «Esiste un timore - conclude Deldossi -, quello di incorrere in sanzioni o di intercettare offerte ingannevoli da parte di realtà truffaldine. Per questo è importante rivolgersi a imprese competenti e certificate».
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