Siamo preoccupati per l'ambiente, ma siamo poco coerenti
Dopo la disoccupazione (56%) e l'esosità delle tasse (39%), la tutela dell'ambiente è la terza preoccupazione degli italiani (37%). Tuttavia, solo poco più della metà (53%) acquista prodotti realizzati con materiali riciclati e solo uno su cinque adotta abitualmente comportamenti sostenibili.
È il quadro che emerge dal 32esimo Rapporto Italiano 20 dell'Eurispes, in cui viene ricordato che l'Italia è il maggiore produttore al mondo di beni di consumo di plastica: ogni anno 2,1 milioni di tonnellate di plastica vengono usati per imballaggi e il 76% di questi per il settore food & beverage.
Più di un terzo degli italiani (34,7%) è disposto a ridurre i consumi quotidiani per limitare il riscaldamento terrestre (nel 2018 erano il 23%,); un altro terzo (33,2%) crede possa servire se lo fanno in tanti tutti i giorni (41,1% nel 2018,); l'ultimo terzo (32,1%) si divide tra chi crede sia un problema troppo grande da risolvere attraverso i comportamenti dei singoli (17%; nel 2018 erano il 20,2%), chi è poco disposto a cambiare le proprie abitudini (9,7%; nel 2018 erano il 10,1%) e chi crede non serva a niente (5,4%; nel 2018 il 5,6%).
Per ridurre i consumi molti sono disposti a utilizzare lampadine a basso consumo (79,4%), ad acquistare prodotti privi di imballaggio in plastica (74,4%), a ridurre l'uso dell'auto privata (72,2%), a usare meno i condizionatori d'aria d'estate (71%), e a consumare meno acqua quando ci si lava (70,1%). Meno apprezzata la possibilità di rinunciare il più possibile ai viaggi in aereo (59,7%), insieme all'acquisto di pannelli fotovoltaici per la propria casa (63,2%).
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