Legambiente: Brescia ha già superato il limite per le Pm 10
Brescia è tra le prime cinque città con l’aria peggiore d’Italia. Sono già 11 le città italiane che a inizio settembre hanno sforato, con almeno una centralina, il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno solare con una media di Pm 10 giornaliera superiore ai 50 microgrammi al metro cubo.
È quanto emerge dal dossier di Legambiente «Mal'aria 2021 edizione speciale - I costi dell’immobilismo». Maglia nera a Verona e Venezia con 41 giorni di sforamenti, seguite da Vicenza con 40, Avellino e Brescia con 39, Cremona e Treviso con 38, Alessandria, Frosinone e Napoli con 37, Modena con 36.
Il numero di città rischia di aumentare considerevolmente visto che Padova e Rovigo sfiorano il limite, registrando 35 giorni di sforamento al 6 settembre 2021, mentre la città di Torino ne registra 34. Vicine alla soglia critica anche Asti (con 33 giorni di sforamenti), Lodi e Reggio Emilia (32), Bergamo e Caserta (31) e Parma (30). Città che, secondo Legambiente, inevitabilmente supereranno i limiti nel corso dell'autunno e dell'inverno prossimi.
Questi dati espongono l’Italia al rischio di pagare una multa stimata da 1,5 a 2,3 miliardi di euro alla Commissione Europea: «Il nostro Paese - scrive Legambiente - ha infatti all’attivo tre procedure di infrazione con la Commissione, in territori dove la salute dei cittadini è stata messa ripetutamente a rischio per le elevate concentrazioni degli inquinanti atmosferici». Eppure, secondo l’associazione, il nostro Paese non fa niente per cambiare la situazione.
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