Ambiente

L'anno in cui in mare ci sarà più plastica che pesci

Secondo la biologa marina Mariasole Bianco, nel 2050 ci sarà un crollo completo della filiera commerciale ittica
Plastica nella carcassa di un gabbiano - Foto Caleb Jones © 2019 The Associated Press
Plastica nella carcassa di un gabbiano - Foto Caleb Jones © 2019 The Associated Press
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«Andando avanti così nel 2050 avremo un crollo completo della filiera commerciale ittica, perché non ci saranno più pesci». 

A sostenerlo, intervenendo al Festival del futuro a Verona, è stata la biologa marina Mariasole Bianco, vice Chair della Wpa (Commissione mondiale delle aree protette della Iucn - Unione internazionale per la conservazione della natura). 

«Anche per l'inquinamento della plastica in mare - ha spiegato - il 2050 è un anno un po' fatidico, se continueremo di questo passo, a parità di peso ci sarà più plastica in mare che pesci. La barriera corallina supporta il 25% delle specie marine e con l'acqua sempre più calda le proiezioni a fine secolo prevedono che un corallo si scioglierà in sei mesi». 

«Ci vuole qualcosa - ha concluso - che sia una rivoluzione culturale, una delle cose affrontare con urgenza è la riconnessione dell'uomo alla natura. E l'esempio che arriva dalle nuove generazioni è importante: talvolta sono piccoli gesti su un percorso di cambiamento che è fondamentale».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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