Il caldo non risparmia le montagne bresciane: sul Guglielmo raggiunti 19°
Il caldo implacabile non risparmia nemmeno le montagne bresciane. Nella giornata di martedì, sul monte Guglielmo, a 1.800 metri di altitudine, i sistemi di Arpa hanno registrato 19 gradi (alle 16). Sull’Adamello, a Pantano d’Avio, il termometro (sempre alle 16) ha toccato i 21 gradi nonostante i 2.100 metri sul livello del mare. Che quella in corso sia un’ondata anticiclonica da record lo si sente anche sul Monte Rosa (Capanna Margherita, 4.500 metri), dove il caldo ha portato le temperature a superare i cinque gradi. Infine sul Monte Bianco, a oltre ben 4.800 metri di altezza, è stato raggiunto il tragico traguardo dello zero termico.Anche sul Gran Paradiso, a quota 3.000 metri della Gran Vaudala, le massime hanno superato in questi giorni gli 11 gradi, i ghiacciai si stanno ormai sciogliendo, segno evidente dei cambiamenti climatici.
L’evento
Proprio i cambiamenti climatici saranno al centro del Climbing for climate, l’evento in programma venerdì e sabato. Giunto alla quarta edizione, ha la finalità di sensibilizzare l’opinione pubblica locale, nazionale e internazionale sugli stravolgimenti del meteo, con una particolare attenzione all’impatto sui ghiacciai. L’evento è organizzato dalla Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile, con il coordinamento dell’Università degli Studi di Brescia assieme al Politecnico di Torino, all’Università degli Studi di Torino, all’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, all’Università della Valle D’Aosta e alla sezione di Brescia del Club Alpino Italiano.
Le iniziative organizzate, alle quali parteciperanno i rettori e i delegati degli atenei, avranno luogo quest’anno sui ghiacciai del Miage e del Gigante nel gruppo del Monte Bianco.
Il contesto di alta montagna che accoglierà i lavori e le osservazioni guidate, alle quali prenderà parte anche una delegazione delle università francesi, è fortemente rappresentativo delle problematiche che questi ambienti e gli alpinisti che li frequentano si trovano ad affrontare proprio in queste settimane di alte temperature, e di scioglimento anticipato dei modesti depositi nevosi dell’ultima stagione invernale.
La concomitanza di questi fattori ha portato alla chiusura anticipata del rifugio Gonella, sul percorso della via di salita normale italiana, a causa della mancanza di acqua e per le condizioni del ghiacciaio, mentre anche le guide alpine francesi hanno sospeso di proporre la salita al Monte Bianco a causa delle condizioni ambientali penalizzanti. Il programma dei lavori di Climbing for Climate prevede la conferenza stampa finale al rifugio Torino.
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