I piccoli gesti per risparmiare acqua che possono cambiare il mondo
Prima regola contro la crisi climatica: non sprecare. Un’indicazione che vale tutto l’anno, ma in questi mesi in cui l’emergenza siccità è diventata tangibile anche ai più scettici, ancora di più. Tra precipitazioni assenti, neve dimezzata e temperature bollenti oggi i fumi, a partire dal Po, vivono una delle peggiori agonie e secche degli ultimi settant’anni.
Se sistemi di razionamento dei Comuni, ordinanze, invasi, centrali idroelettriche e nuove tecnologie sono fondamentali a livello provinciale e regionale per preservare l’oro blu e garantirlo, ogni cittadino può fare però la differenza nel risparmio d’acqua anche all’interno di casa propria. Perché quel che si deve ricordare è che sì, la crisi climatica è un’emergenza ed è a un livello di gravità altissimo, ma non è ancora al suo punto di non ritorno. Tutti, contribuendo, possono invertire questa tendenza che sta consumando le nostre risorse e stravolgendo il nostro ecosistema e le nostre vite. Basta rispettare la buona vecchia regole delle nonne: risparmiare. O, se si preferisce (appunto): non sprecare.
Ciò che conta è quello che accade nel lungo periodo
Tutto è legato ai cambiamenti climatici in atto, tanto che la definizione più vicina alla realtà oggi è quella di crisi climatica. Ma qual è la differenza tra meteo e cambiamenti climatici? La spiegazione con la similitudine più efficace l’ha scritta il New York Times nel 2019, in aperta polemica con l’allora presidente americano Donald Trump, scettico nei confronti del cambiamento climatico. Recita così: «Il meteo è simile alla quantità di soldi che hai nel portafogli oggi, mentre il clima è l’intero patrimonio. Un miliardario che ha dimenticato a casa per un giorno il portafoglio non è povero e allo stesso modo una persona povera che s’imbatte in qualche centinaio di dollari non diventa improvvisamente ricca. Ciò che conta è quello che accade nel lungo periodo».Le buone pratiche
Sono piccole le azioni che possono letteralmente cambiare - o, in questo caso, salvare - il mondo. Proviamo a capire insieme quali sono alcune delle buone pratiche facili da rispettare.
In bagno
Ogni volta che ci stiamo insaponando le mani, radendo o lavando i denti, è sempre bene chiudere il rubinetto e ricordarsi che la risorsa-acqua non va data per scontata. Se lo lasciamo aperto, ogni minuto comporta in media lo spreco di 12 litri di acqua potabile al giorno. Va dunque usata solo quella necessaria: per evitare sprechi l’ideale sarebbe utilizzare rubinetti con sensori, oppure con rompigetto aerato che riducono il flusso dell’acqua, ma per chi non ha una ristrutturazione in corso basta davvero solo il gesto di fermare lo spreco.
Non solo. Decisamente meglio una doccia rapida di un bagno nella vasca: così facendo si possono risparmiare fino a 1.200 litri all’anno, che in cifre significa il 75% di consumo in meno.
Attenzione poi anche allo sciacquone: quello «intelligente» o con pulsante per una minore erogazione d’acqua permette di arrivare a risparmiare anche 100 litri di acqua al giorno.
Elettrodomestici
La lavastoviglie, così come la lavatrice, va sempre fatta a pieno carico e anche per lavare frutta e verdura si può mettere in campo un accorgimento che non comporta fatica: l’utilizzo di una bacinella per il risciacquo evitando l’acqua corrente, metodo che può valere anche per scongelare alcuni alimenti.
Questa potrebbe essere l’occasione anche per fare più attenzione e verificare che non ci siano delle perdite: basti pensare che una piccola falla nelle tubature o un rubinetto malfunzionante può fare disperdere fino a oltre 20mila litri di acqua all’anno. Sistemare questa falla può portare un bel beneficio alla bolletta. Ora che si sta partendo per le vacanze estive, un’altra buona pratica è chiudere l’impianto centrale prima della partenza.
Riciclo
Anche in cucina vale sempre la regola di chiudere i rubinetti. Se e quando possibile, poi, sarebbe bene riutilizzare l’acqua di cottura, come quella della pasta o altre preparazioni di pietanze: successivamente può essere utile per dissetare alcune piante, così come per lo stesso scopo può aiutare anche raccogliere l’acqua piovana dai balconi, dai giardini o dalle terrazze grazie a dei contenitori (qualche semplice secchio è sufficiente).
C’è anche la possibilità di riutilizzare l’acqua dei condizionatori e dei deumidificatori: se si è in grado di recuperarla, quell’acqua può ad esempio essere impiegata per stirare, così come per dare una sciacquata alle stoviglie.
In giardino
Chi ha uno spiccato pollice verde forse lo sa già, ma vale la pena ricordarlo, se non altro come promemoria: meglio non innaffiare quando c’è il sole a picco o nelle ore più calde, in modo da evitare l’evaporazione dell’acqua; laddove possibile è sufficiente dissetare le piante solo la sera. Allo stesso tempo, si può pensare anche a sistemi a goccia o temporizzati per la massima efficienza.
All'esterno
In questi mesi di estrema siccità fondamentale è anche rinunciare, quando possibile, a lavare la propria auto in cortile o usando l’acqua della propria utenza.
Stesso discorso può valere per chi ha la piscina: o rinunciare a riempirla, oppure - viste le temperature bollenti - è bene coprirla con un telo per evitare l’evaporazione dell’acqua.
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