Violenza sessuale: più donne denunciano, ma il fenomeno non si arresta
A 2023 non ancora concluso, nel Bresciano si contavano tre inchieste al giorno aperte dalla procura per codice rosso, ovvero per quell’insieme di reati legali alla violenza - fisica o psicologica - sulle donne. Nella primavera di quest’anno, la Questura cittadina ha presentato il nuovo sistema che riconosce le vittime direttamente dal numero di telefono da cui chiamano. L’attenzione, insomma, è alta, ma del resto lo sono anche i numeri di un fenomeno che registra ancora troppe poche denunce rispetto ai casi reali di violenza, come ha ricordato l’Istat nell’audizione del 23 gennaio scorso di fronte alla Commissione di inchiesta sui femminicidi e sulla violenza di genere.
Solo una vittima su dieci denuncia - ha ricordato l’Istituto di statistica -, e le donne straniere hanno una propensione ancora più bassa a farlo. Nella normativa nazionale la violenza sessuale si riferisce a chiunque, con la forza o con la minaccia o l’abuso di autorità, forzi un’altra persona a commettere o subire atti sessuali (Codice penale, articolo 609bis) ed include pertanto lo stupro, il tentato stupro, le molestie sessuali, la costrizione a rapporti sessuali con altre persone, rapporti sessuali indesiderati. Nel febbraio 1996 la violenza sessuale ha cessato di essere «un crimine contro la morale pubblica» ed è stato pienamente riconosciuto come un «crimine contro la persona».
Il trend
Nella nostra provincia, nel 2023, le denunce per il delitto di violenza sessuale sono state 145, un numero in calo rispetto alle 158 del 2022, ma più alto rispetto agli anni precedente, come è possibile ricostruire grazie ai dati dell’Ufficio Centrale di Statistica del Ministero dell’interno. Nel 2016 in provincia di Brescia le denunce per violenza sessuale furono 61, salite a 68 nell’anno seguente, a 92 nel 2018 e a 98 nell’anno successivo. Nel 2020, l’anno centrale della pandemia, le denunce nel Bresciano sono state «solo» 66, ma era un anno particolare: nel 2021 si è arrivati a 116 denunce, salite a 158 nel 2022 e - appunto - alle 145 nel 2023. Non servono grandi studi per sapere che la realtà della violenza sessuale supera di gran lunga la dimensione del numero delle denunce registrate ed è necessario tenere conto che il numero dei reati non denunciati, è assolutamente rilevante.
Ci sono reati per i quali, talvolta, le statistiche vanno lette al contrario: più denunce non significano automaticamente meno reati, e in questo caso meno violenza sessuale. C’è dunque da augurarsi che aumentino le denunce? Certamente no. Ma è talmente ampio il divario tra la realtà e la statistica che dobbiamo farci qualche domanda e interrogarci su come intervenire per contrastare questa piaga e creare condizioni meno insopportabili per le vittime di violenza.
Nel Bresciano
Nel corso del 2023 le denunce di violenza sessuale sono localizzate in 54 dei 205 Comuni bresciani, con una rilevante concentrazione nel Capoluogo: il fatto che oltre un terzo delle denunce di violenza sessuale (51) siano registrate a Brescia ha certamente a che fare con la dimensione delle funzioni metropolitane della città e, ovviamente, al flusso quotidiano di persone. Ovviamente i dati riferiti ad una sola annualità rappresentano solo quello che è emerso nel corso del 2023. In una decina di comuni si contano 3 o più denunce di violenza sessuale ed è il caso, oltre a Brescia, di Roccafranca (10 denunce), Desenzano del Garda (5), Chiari, Comezzano Cizzago e Lumezzane (4), Darfo Boario Terme, Ghedi, Lonato del Garda e Pisogne (3). In un’altra decina di centri si registrano 2 denunce mentre sono comunque ben 33 i Comuni con almeno un caso di violenza sessuale denunciato. Indice, al lordo dei reati che non vengono denunciati, di una notevole diffusione del fenomeno anche nel territorio bresciano.
Peraltro, considerando le denunce registrate in rapporto alla popolazione femminile, a fronte di un indice medio provinciale di 0,2 denunce per ogni 1000 donne, sono una ventina i comuni che doppiano e, in alcuni asi superano ampiamente, questo valore. Su tutti Roccafranca, con 4,1 denunce per ogni 1000 donne, Mura (2,6), Ono San Pietro (2,1) e Comezzano Cizzago (2).
Tra i comuni con un indice superiore allo 0,5 per 1000, molti piccoli centri che anche in presenza di una sola denuncia presentano un indice elevato, alcuni Comuni a vocazione turistica e anche Brescia con 0,5 denunce di violenza sessuale per ogni 1000 donne residenti.
Non solo violenza fisica
La violenza sessuale, peraltro, è solo un aspetto della violenza di genere che comprende la violenza fisica, che va dalle percosse, agli omicidi volontari; la violenza psicologica, che include denigrazione, controllo del comportamento, strategie di segregazione, intimidazioni; la violenza economica, come l’impedimento di avere una carta di credito o un bancomat, di usare il proprio denaro e il costante controllo su quanto e come si spende.
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