Ripresa post Covid: torna a salire il reddito medio dei bresciani
Torna ad aumentare il reddito medio dei bresciani dopo la flessione registrata nell’anno di imposta 2020, che ha registrato una riduzione del reddito medio per contribuente di -537 euro, pari al -2,4%. Il balzo, nel 2021, è rilevante e riflette la ripresa post pandemia, con un incremento medio di 1.357 euro, pari al +6,2%, che porta a 23.364 euro il reddito medio dei bresciani.
Il reddito medio, ricavato dividendo l’ammontare delle dichiarazioni per il numero dei contribuenti, fissa per la nostra provincia un dato medio che supera nettamente i 22.007 euro del 2020 ma anche i 22.544 euro definiti per l’anno di imposta 2019, prima della pandemia. Nel confronto fra le dichiarazioni prodotte nel 2022, riferite all’anno di imposta 2021 e quelle dell’anno precedente aumenta nettamente anche il numero dei contribuenti bresciani, che arrivano a quota 913.863, superando, anche in questo caso, nettamente quelli dell’anno precedente, scesi a 904.396, ma anche le persone fisiche che hanno presentato una dichiarazione dei redditi nel 2020, con riferimento all’anno di imposta 2019.
Nel confronto tra le due ultime annualità aumenta anche l’ammontare dichiarato che, per l’anno di imposta 2021, arriva a superare i 21,3 miliardi di euro a fronte dei 19,9 registrato per l’anno di imposta 2022. Ma si sà che quando entrano in gioco i dati fiscali le cifre, al lordo della evasione fiscale, si fanno più incerte. Per farla semplice, anche se semplice non è, confrontando le stesse tabelle diffuse dal Dipartimento delle Finanze con riferimento alle persone fisiche, il reddito medio dichiarato dai bresciani sale da 22.007 a 23.364 euro. Certo parlare di un dato medio, giova ricordarlo, è quanto di più inverosimile esista analizzando un fenomeno, come quello della distribuzione dei redditi, ampiamente segnato dalle diseguaglianze e dalla evasione fiscale. Ma questi sono i numeri e da qui dobbiamo partire. E qui la media delle medie ci è utile per la comparazione territoriale.
Il quadro appare alquanto variegato poiché il reddito complessivo medio oscilla dai 36.005 euro registrati a Padenghe sul Garda fino ai 12.784 euro, che rappresentano la media delle dichiarazioni di Magasa. Nella considerazione del reddito medio i padenghini hanno un reddito che è 2,8 volte quello dei magasini.
E se le dichiarazioni mediamente più abbondanti si concentrano sui laghi, in città e nei comuni limitrofi meno congestionati o verso la Franciacorta, quelle decisamente meno ricche scelgono la montagna. Sono infatti quasi tutti nelle alte valli bresciane i comuni con i redditi medi più bassi, inferiori ai 17 mila euro e, tra questi, con i redditi medi più bassi: Magasa (12.784 euro) e poi Tignale (15.401) e Valvestino (15.892).
Rispetto al precedente anno fiscale, segnato dalla pandemia, in quasi tutti i comuni bresciani si registra un aumento del reddito medio che a livello provinciale è nell’ordine del +6,2%. In una ventina di centri l’incremento del reddito medio supera i 2 mila euro e, tra questi, tutti i comuni mediamente più ricchi: Padenghe sul Garda (+3.760 euro, +11,7%), Gardone Riviera (+2.854, +10,8%), Soiano del Lago (+2.828, +10,6%), Manerba del Garda (+2.805, +11,8%). Insomma, piove sul bagnato.
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