Qualità della Vita, leadership a Brescia, Manerbio e Gavardo

La classifica generale di Qualità della Vita ha premiato ancora il capoluogo, che conferma la sua leadership, seguito da Manerbio e Gavardo. Ma se si cambia l’ambito tematico, anche la graduatoria varia: se Brescia è in testa per tenore di vita, servizi e tempo libero, su altri indicatori, quali per esempio l’ambiente, perde diverse posizioni. Popolazione, economia e lavoro, sicurezza gli altri temi considerati  per stilare la classifica finale sulla qualità della vita in 38 Comuni bresciani, il quarto rapporto curato dal ricercatore Elio Montanari per conto del Giornale di Brescia.

Per calcolare il benessere interno lordo di un Comune, oltre ai settori economici, sono stati analizzati quindi fattori quali l’ambiente il tempo libero e i servizi, arrivando a stilare sette diverse classifiche. La media dei punteggi ha premiato Brescia, che ha ottenuto un risultato medio totale di 591 punti.

Leggendo attentamente la classifica generale si nota però che tra i Comuni lo scarto medio dei punteggi è molto modesto. La modifica di alcuni dei 42 indicatori utilizzati ha, inoltre, cambiato la graduatoria finale rispetto a quella dello scorso anno, con alcuni enti locali che hanno perso anche 32 posizioni rispetto al 2015, vedi Castelmella, o altri che ne hanno guadagnato fino a 29, tipo Ospitaletto.

La classifica finale quindi non dice che il Comune incoronato vincitore è il regno del benessere e della felicità. E brescia ne è una conferma