Qualità della Vita: i numeri raccontano la pandemia nel Bresciano

Il GdB presenta l'ottava edizione dell'approfondimento dedicato ai nostri comuni e a come hanno vissuto il 2020, primo anno di Covid
Brescia durante il lockdown - © www.giornaledibrescia.it
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Anche i numeri parlano. E con il loro sfilare, uno accanto all’altro, sanno raccontare anche una storia delicata e difficile come quella che si sviluppa intrecciandosi con la pandemia di Covid, «variabile» che ha inesorabilmente e duramente segnato il 2020. Lo abbiamo misurato sulla nostra pelle e pesato nei nostri cuori. Lo ritroviamo qui - con la ottava edizione della «nostra» Qualità della Vita - raccontato in cifre e letto in parallelo con i numeri di un anno «normale», il 2019, che peraltro non abbiamo mai trattato prima non avendo prodotto l’indagine nello scorso anno. Sempre causa pandemia.

Ecco spiegato perchè questo documento racchiude in sé valenza doppia, per delineare il «prima» e il «durante». E aiutarci ad immaginare il «dopo». Lo facciamo a cuore e mani aperte affidando al lettore numeri e interpretazioni. Perché solo entrambe le dimensioni - la misura e il suo «peso» - ci consentono di acquisire la consapevolezza necessaria per capire cosa si muove attorno a noi e dove stiamo andando.

La struttura dell'indagine in sette aree tematiche

Lo schema della narrazione è quello consolidato nelle precedenti edizioni con indicatori scelti ad hoc per sette aree tematiche: popolazione, ambiente, economia e lavoro, tenore di vita, servizi, tempo libero e socialità e sicurezza. Indicatori oggettivi, ricavati da fonti istituzionali e ponderati rispetto alla popolazione residente nei comuni interessati, che ci consentono di cogliere come si è manifestato concretamente l’impatto della pandemia. Perché oltre alla tragica e dolorosa contabilità dei morti dobbiamo ricominciare a ragionare sui vivi.

L’articolazione dei nostri indicatori può rappresentare una straordinaria opportunità di indagare i diversi aspetti della realtà demografica, economica, ambientale e sociale dei Comuni della provincia di Brescia. Metodo collaudato, dunque, ma anche alcune novità: nelle precedenti edizioni il numero dei Comuni interessati alla nostra indagine è progressivamente lievitato dagli iniziali 33 centri con più di 10mila abitanti fino ai 46 comuni con più di 8 mila residenti. Per l’edizione del 2020 abbiamo iniziato a ragionare su tutti i 205 Comuni della nostra provincia. Un passaggio obbligato per rappresentare con il massimo dettaglio l’impatto della pandemia che non ha ahimé risparmiato nessuno.

Uno sforzo affrontato con la consueta scientificità dal «nostro» Elio Montanari e ben argomentato dai colleghi del GdB con entusiasmo hanno risposto all’appello di Claudio Venturelli che per quest’edizione ha immaginato (e animato) un pool di editorialisti «di casa» GdB per raccontare dodici mesi difficili e straordinari, durante i quali proprio nei dettagli abbiamo trovato forze e risorse per non essere travolti dallo tsunami pandemico. Dettagli che qui ritroviamo in formato statistico.

Di paese in paese, 2019 e 2020 a confronto

Sappiamo bene che più il campione osservato si restringe, più aumenta il margine di errore interpretativo. Ma Montanari e Venturelli in questa loro e nostra avventura non sono partiti da zero. Anzi, hanno saputo ottimizzare l’esperienza maturata nell’analisi del territorio interessato dal Progetto Attivaree - Valli Resilienti, che ha comportato la considerazione di molti Comuni di piccole e piccolissime dimensioni. C’è di più: in quest’edizione abbiamo anche «rivisitato» la selezione degli indicatori per ogni area tematica, aggiornandoli, pur mantenendo un «nocciolo di base» costituito da 21 indicatori ritenuti fondamentali, tre per ogni area tematica.

Ed eccoci alla «valenza doppia», con l’onere di raccontare due anni in uno: ogni singolo indicatore è stato necessariamente considerato con riferimento sia al 2019 e che al 2020, permettendo così di cogliere immediatamente il segno del cambiamento, tematica per tematica, Comune per Comune. Con una lettura che, proprio grazie al fitto reticolo di paesi, ci consente di evidenziare le dinamiche territoriali intra provinciali. Inevitabile anche una rivisitazione nelle tabelle proposte: ragionare su 205 Comuni ha imposto una doppia esposizione. Una totale, in ordine alfabetico; l’altra parziale, chi più, chi meno e chi sta nel mezzo. Ed è stata una scelta ben precisa, contro corrente rispetto alle passate edizioni, prendere le distanze da graduatorie fuorvianti.

Resta la dialettica delle dinamiche territoriali dei fenomeni osservati, ma non ci sono primi né ultimi in questo 2020. C’è semmai una provincia piegata dallo tsunami pandemico ma non spezzata. Dobbiamo ricominciare da qui.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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