Nel 2022 il Bresciano «guadagna» 836 residenti

La differenza tra nati e morti è negativa per 4.255 unità, ma a salvarci sono i movimenti migratori
Nel 2022 la popolazione bresciana è aumentata dello 0,07%
Nel 2022 la popolazione bresciana è aumentata dello 0,07%
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Aumenta, di poco ma aumenta, la popolazione residente nella provincia di Brescia nel 2022. Il bilancio, diffuso dall’Istat, tra il 1° gennaio 2023 e il 1° gennaio 2022, segna + 836 persone, pari al +0,07%. Poco, certo, ma tutt’altra cosa rispetto al dato nazionale che registra -179mila abitanti, che corrispondono al - 0,3%.

I bresciani, al 1° gennaio 2023 sono stimati in 1.253.993 persone, poche in più rispetto al 1° gennaio 2022 e poche in meno rispetto alla stessa data del 2019. Niente di che se non fosse che, nello stesso periodo, in Italia si sono persi quasi 966mila abitanti.

Il bilancio 2022

Il bilancio demografico della provincia di Brescia nel 2022 è chiaro. Solo 8.680 nati, meno di 7 per ogni 1.000 abitanti, con 12.935 morti. Il saldo naturale, cioè la differenza tra nati e morti è decisamente negativo: - 4.255 persone. A salvarci è l’insieme dei movimenti migratori, interni e dall’estero, che determina un saldo migratorio anagrafico e per altri motivi di +5.091 persone. E lì escono le +836 persone, nel totale provinciale.

Un totale provinciale, come osservato, di poco positivo che, tuttavia, conosce diverse declinazioni nel vasto e articolato territorio bresciano. Basta considerare che il saldo della popolazione residente nei tre comuni con il bilancio più positivo è superiore al dato provinciale.

Infatti, Brescia vede aumentare di 540 persone la sua popolazione (+0,3%) precedendo Palazzolo sull’Oglio (+169 abitanti, pari +0,8%) e Manerbio (+156, +1,2%). Ma non solo. Sono un novantina i comuni bresciani in cui la popolazione aumenta nel corso del 2022. Comuni che si collocano, con poche rilevanti eccezioni, nella fascia centrale del territorio bresciano ed, in particolare, nell’area del Sebino-Franciacorta e nella Pianura Occidentale. Peraltro, nella maggioranza dei 205 comuni bresciani il saldo della popolazione residente nel 2022 risulta negativo.

Dove il saldo è negativo

Spesso il saldo è di poche unità in meno ma in una decina di casi la popolazione si riduce di oltre 50 abitanti. È il caso di Flero, che tra il 1° gennaio 2022 e lo stesso periodo del 2023 perde 110 abitanti, pari al -1,2%, ma anche di Castel Mella (-99, -0,9%), Villa Carcina (-91, -0,9%), Nave, -88, -0,8%), Roncadelle (-81, -0,9%) ed Esine (-75, -1,5%). Una riduzione della popolazione superiore alle 50 unità si registra anche a Cazzago San Martino, Bedizzole, Bovezzo, Borno, Collio e Gargnano.

Si tratta di scostamenti perlopiù modesti che, tuttavia, sembrano confermare tendenze demografiche intra-provinciali che vedono una flessione della popolazione nella montagna interna e, a macchia di leopardo, in alcune aree delle pianure bresciane, a fronte di un aumento dei residenti nella fascia centrale della provincia. Non è un caso che, nel 2022, le riduzioni percentuali della popolazione superano il -2% solo in una serie centri montani. Salvo rare eccezioni, i comuni che guadagnano popolazione nell’ultimo anno sono gli stessi che, dal 2019 al 2023, segnano saldi positivi. Numeri modesti. Certo. Ma vanno letti in un quadro in cui in Italia si perdono 966 mila abitanti e, per restare in provincia, Lumezzane ne perde 578, pari al -2,6%.

C’è un pezzo di provincia che cresce e parti del territorio che conoscono una contrazione demografica. Una tendenza che rischia di portare ampie zone della provincia ad avvitarsi in una dinamica di spopolamento che può ancora essere contrastata.

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