In crescita il reddito: la busta paga media è di 17mila euro

Il tasso di incremento risulta assai differenziato e particolarmente elevato, dal 20% in su, in una quindicina di comuni
In dieci anni nei centri più grandi è cresciuto il reddito dei bresciani
In dieci anni nei centri più grandi è cresciuto il reddito dei bresciani
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Tra l’anno di imposta 2011 e il 2021 aumentano i redditi dichiarati dai bresciani sia considerando il totale provinciale che nel confronto dei dati comunali riferiti ai 33 maggiori centri della provincia. Un incremento che porta l’ammontare dichiarato dai contribuenti bresciani a superare i 21,3 miliardi di euro nel 2021, con un importo pro capite di 17.003 euro. Dieci anni prima, nell’anno di imposta 2011, l’ammontare dei redditi dichiarati dai contribuenti bresciani era nell’ordine dei 17,7 miliardi di euro, determinando un valore pro capite di 14.277 euro.

Mediamente, considerando il dato provinciale, avremmo un saldo positivo per 2.726 euro, pari al + 19%. Questo non significa che siamo tutti più ricchi, poiché si tratta di una media delle medie, al netto delle diseguaglianze, della evasione fiscale, delle variazioni introdotte nel sistema fiscale nel corso del decennio e, ovviamente, del peso dell’inflazione. Tuttavia, poiché questi fattori interessano, in eguale misura, tutti i maggiori comuni la valutazione della dinamica del reddito medio pro capite, ottenuto dividendo l’ammontare dichiarato per il numero dei residenti, assume certamente un valore indicativo. In altri termini possiamo apprezzare la misura dell’aumento nominativo del reddito pro capite nei nostri 33 comuni, definire i centri in cui questo è stato maggiore e dare forma ad una graduatoria del miglioramento del reddito medio pro capite.

Nei 33 comuni con più di 10mila abitanti

Se, almeno nominalmente, il reddito medio pro capite aumenta in tutti i nostri 33 comuni maggiori, il tasso di incremento risulta assai differenziato e particolarmente elevato, dal 20% in su, in una quindicina di comuni.

L’aumento del reddito pro capite più elevato si registra a Travagliato, che passa dai 12.423 euro pro capite del 2011 ai 16.069 del 2021, con un aumento di 3.646 euro, pari al +29,4% e precede Lumezzane (+3.729 euro, pari al +25,9%) e Botticino (+3.662, +25%).

Poco al di sotto della soglia del +25% si collocano Leno (+2.970 euro, +23,6%), Sarezzo (+3.186, +23,1%), Nave (+3.155, +22,5%), Bagnolo Mella (+2.951, +22,4%) e Cazzago San Martino (+2.998, +22,3%).

Sotto la soglia del 20% si trovano solo sei comuni maggiori: Chiari (+14,4%), Desenzano del Garda (+14,1%), Manerbio (+13,4%), Montichiari (+13,2%), Rovato (+10,9%) e, unico comune sotto il 10%, Brescia con +1.706 euro, pari al +9,6%. Ma, qui, giova ricordarlo, stiamo considerando il tasso di incremento del reddito medio pro capite dall’anno di imposta 2011 al 2021. Una graduatoria che vede primeggiare alcuni dei comuni che, nel 2011 avevano redditi medi pro capite più bassi.

Dove i redditi erano più bassi

Travagliato e Leno, ad esempio, nel 2011 occupavano, tra i 33 comuni maggiori, le ultime posizioni per reddito pro capite: Leno il 31° posto con 12.599 e Travagliato il 32° con 12.423. Nell’anno di imposta 2011 nelle prime cinque posizioni si trovano, con importi medi di gran lunga superiori: Brescia (17.776 euro medi pro capite), Desenzano del Garda (17.535), Salò (17.447), Concesio (16.314) e Gussago (15.957). E, nonostante i tassi di incremento sopra riportati, nell’anno di imposta 2021, ai primi cinque posti si trovano gli stessi comuni del 2011, pur con qualche inversione di posizione: Salò (20.498 euro medi pro capite), Desenzano del Garda (20.010), Concesio (19.590), Brescia (19.482) e Gussago (19.191).

Per dirla tutta i primi dieci comuni per reddito medio pro capite nel 2011 e nel 2021 sono gli stessi, con il solo ingresso, nel 2021, di Nave (15° nel 2011) e l’uscita di Manerbio (15° nel 2021). Questo mentre nella top ten, nelle due rilevazione del decennio restano fissi anche Botticino, Lumezzane, Rezzato e Lonato del Garda.

Nonostante le trasformazioni di un decennio complesso, la geografia del «benessere», misurata sulla base del reddito medio pro capite non sembra aver subito grandi trasformazioni. Tant’è che, come abbiamo visto, i comuni con i redditi medi pro capite maggiori nel 2011 sono gli stessi nel 2021 e, in particolare, i cinque di testa, con valori di oltre 2mila euro superiori al dato medio provinciale: Salò, Desenzano del Garda, Concesio, Brescia e Gussago.

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