Furti nelle case, dopo la pandemia continuano a crescere i casi

Un incremento importante, con +517 denunce, pari al +16,5% che porta a 3.679 i casi del 2022
Crescono ancora, dopo la diminuzione durante il Covid, i casi di furti in casa
Crescono ancora, dopo la diminuzione durante il Covid, i casi di furti in casa
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Tornano ad aumentare i furti nelle case dei bresciani dopo la netta flessione nell’anno della pandemia e il rimbalzo registrato già nel 2021. Un incremento importante, con +517 denunce, pari al +16,5% che porta a 3.679 i drammi che i bresciani hanno subito per la violazione della propria intimità. Perché, se tutti i reati sono odiosi, per definizione, il furto in abitazione rappresenta la violazione di uno spazio, quello della nostra casa, che dovrebbe costituire una sorta di zona franca in cui ciascuno deve essere e sentirsi al sicuro. L’entità delle denunce per i furti in casa supera quindi ampiamente – e prevedibilmente – le 2.417 denunce del 2020, che, nel 2021, erano salite a 3.145.

Tuttavia, se consideriamo che da tempo ormai si è chiusa la fase del tutti a casa, dello smart working diffuso, il dato del 2022 rimane al di sotto di quello registrato prima della pandemia, ai 4.099 furti in abitazione del 2019. Va detto che questo reato, dopo il picco toccato, nel 2016, con 5.764 denunce in provincia di Brescia, negli ultimi anni segna una certa riduzione, in parallelo con la generale riduzione della delittuosità registrata nel nostro territorio, come nel resto del Paese. In ogni caso non consola il fatto che questi odiosi reati conoscono, nel 2022, un incremento che è quasi tre volte quello registrato per l’insieme dei reati (+6,3%). Tanti, troppi e, purtroppo, ancora insufficientemente contrastati dall’azione di prevenzione e repressione. Tradotto, come si usa, in un indice di delittuosità, ovvero quanti furti per ogni mille residenti, significa che nel 2022 siamo arrivati a 2,9, a fronte dei 2,5 dell’anno precedente, degli 1,9 del 2020 ma anche, giova sempre considerarlo, dei 3,3 del 2019.

I furti sono aumentati un po' ovunque

L’incremento delle denunce nell’ultimo anno, interessa, sia pure in misura diversa, la gran parte comuni bresciani. Sono, infatti oltre un centinaio i centri in cui, nel 2022, si registra almeno una denuncia in più rispetto all’anno precedente. Certo Brescia conta 511 furti in abitazione, precedendo Desenzano (146), Rezzato (97), Montichiari (95) Lonato (85) e Mazzano (71). Ma, giova ricordare che nel Capoluogo le denunce, nel 2019, erano state 629. Resta poi, anche nel 2022, il forte divario territoriale nella dislocazione di questo reato che viola la intimità della casa.

Infatti se l’indice medio di diffusione dei furti in abitazione, per la provincia di Brescia, è pari a 2,9 denunce per ogni mille abitanti, nella geografia del territorio si incontra una declinazione quanto mai articolata. In oltre una quindicina di casi l’indice di delittuosità per i furti in abitazione è doppio rispetto alla media provinciale. Escludendo i comuni con meno di mille residenti, una incidenza dei furti in abitazione risulta doppia rispetto alla media provinciale a Soiano del Lago (13,6 furti per ogni 1000 residenti), Padenghe sul Garda (9,7), Acquafredda (7,9), Puegnago sul Garda (7,8), Manerba del Garda (7,4), Rezzato (7,2).

Non mancano però le situazioni eccentriche, con una trentina di comuni dove resta invariato il numero dei furti in abitazione, e, soprattutto una settantina di centri nei quali i topi di appartamento nel 2022 hanno colpito meno rispetto al 2021. È il caso di Montichiari (-26 denunce, pari al -21,5%) ma anche di Darfo Boario Terme (-17, -39,5%), Esine (-15, -93,8%), Gianico (-14, -93,3%), Pian Camuno, Toscolano Maderno e Provaglio d’Iseo (-11).

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