Dove si concentra l'occupazione nel Bresciano

In media, secondo i dati dell'Inps aggiornati al terzo trimestre 2021, si trovano 344,2 addetti dipendenti e indipendenti per ogni 1000 residenti
In provincia ci sono diverse concentrazioni di densità occupazionale
In provincia ci sono diverse concentrazioni di densità occupazionale
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È sempre più concentrata l'occupazione nel territorio provinciale. Con una polarizzazione che, tuttavia, sembra andare oltre le tradizionali aree di insediamento economico e, quindi, di attrazione occupazionale nel Bresciano.

Nella media, in provincia di Brescia, secondo i dati dell'Inps aggiornati al terzo trimestre 2021, si trovano 344,2 addetti dipendenti e indipendenti per ogni 1000 residenti. Un dato rilevante, che mette in evidenza l'operosità del nostro territorio e ci permette di osservare rilevanti differenziali territoriali nel rapporto tra addetti che operano in un dato comune e la popolazione residente. Ovviamente questo rapporto definisce l'attrattività occupazionale di ciascun comune.

La mappa

Per evidenziare nella mappa i diversi livelli di densità occupazionale abbiamo evidenziato un primo gruppo di comuni, composto dai 30 paesi, quelli maggiormente attrattivi, con oltre 394 addetti per ogni mille abitanti. Un caso a sé stante quello del piccolo comune a forte vocazione turistica di Limone sul Garda, dove, nel 2021, i 1.681 addetti privati sono più dei 1.168 residenti.

Nel panorama provinciale, con oltre 600 addetti per ogni 1000 residenti troviamo Visano (755), Vestone (712), Lavenone (651), Casto (636), che precedono, con densità di occupazione privata che va oltre i 500 addetti per 1000 abitanti, Maclodio (584), Rodengo Saiano (580), Odolo (570), Brescia (554), San Zeno Naviglio (553), Pontevico (537), Cividate Camuno e Flero (507) e Artogne (506).

I trenta comuni più attrattivi dal punto di vista occupazionale si concentrano, in larga parte, nell'area a ovest di Brescia, nella Valle Sabbia e nella parte più estrema della bassa delimita da Verolanuova e Visano. Non c'è, tra questi, alcun centro valtrumplino e, considerata la storia economica della Provincia, non è poca cosa.

Un secondo gruppo comprende i 54 comuni con un indice compreso tra 294 e 394 addetti per ogni mille abitanti, che presentano un livello mediano nel panorama provinciale, ovvero + o - 50 addetti rispetto al dato medio (344).

Un terzo gruppo, che comprende i 121 comuni con meno di 294 addetti per ogni mille abitanti, identifica i centri meno attrattivi in termini occupazionali. Tra questi l'indice inferiore, nell'ordine dei 41 addetti per ogni 1000 abitanti, spetta a Incudine, con solo 14 addetti privati rispetto ai 344 abitanti censiti nel 2021.

Mettendo sulla mappa provinciale queste informazioni emergono, al di là di valori elevati per singoli comuni a vocazione turistica, le aree a forte attrattività in cui si concentra l'occupazione nell'economia privata bresciana.

Per dimensioni e numeri l'area decisamente più significativa in cui si concentrano i 50 comuni che vantano una consistenza di addetti in rapporto a mille abitanti superiore alla media provinciale (344) si identifica nel triangolo che ha per vertici Adro, Orzinuovi e Brescia in cui si collocano ben 20 di questi centri.

A questa ampia fascia, centrale nell'economia della provincia, si associano due aree periferiche in cui si collocano comuni con elevata densità di occupazione, attrattivi rispetto al contesto territoriale. Una prima netta definizione si incontra e nella parte estrema della Bassa Bresciana, a sud di Verolanuova (410), su una linea che da Pontevico arriva sino a Visano. Una seconda area si coglie nella Valle Sabbia, centrata su Vestone, comprendente Casto, Odolo, Bione, Agnosine e Lavenone.

Per altro verso, sono tutti piccoli comuni valligiani quelli che contano meno di 100 addetti per ogni mille abitanti, distribuiti equamente nelle tre valli. Centri meno attrattivi per il lavoro e, come tanta parte della montagna interna, per la vita delle persone. Altro discorso quello dei comuni a vocazione turistica, sicuramente attrattivi per i vacanzieri, in particolare alcuni centri rivieraschi del Garda, Limone in testa, ma anche, per restare in ambito turistico, da Ponte di Legno. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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