Dopo il boom del periodo Covid, calano i delitti informatici

Poca cosa, 62 denunce in meno, pari al -3,4%, ma c’è una prima inversione di tendenza
Dopo un periodo di forte crescita, c'è una prima inversione di tendenza nel numero di reati informatici denunciati
Dopo un periodo di forte crescita, c'è una prima inversione di tendenza nel numero di reati informatici denunciati
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Dopo anni di costante incremento si riducono, nel 2022, le denunce di delitti informatici. Infatti, come ci raccontano puntualmente le statistiche del Ministero dell’Interno, in provincia di Brescia le denunce relative a delitti informatici salgono dalle 207 del 2015 alle 1.014 del 2019, aumentano a 1.334, nell’anno della pandemia, per arrivare a 1.803 nel 2021 e ridursi, finalmente, a 1.741 nel 2022.

Poca cosa, 62 denunce in meno, il -3,4%, ma c’è una prima inversione di tendenza per queste fattispecie di reati della contemporaneità.

Cosa sono i cyber crimes

Vengono definiti reati informatici, o (cyber crimes), tutti quelli commessi nell’utilizzo di tecnologie informatiche o telematiche e possono essere definiti come il risvolto negativo dello sviluppo tecnologico. I reati informatici vengono commessi da «chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico, telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno».

Insomma ci troviamo in un mondo digitale, dove tutto gira intorno a questa nuova dimensione dove si sviluppano delle attività, quali, ad esempio, l’e-commerce, l’e-government, l’home-banking, il trading online che consentono di rendere più efficiente la società nel suo complesso, ma, al contempo, la rendono estremamente net-centrica e, a differenza di quasi tutte le fattispecie di reato, negli ultimi anni sono aumentati i delitti informatici. Fino al 2022. Poi, anche nel caso nazionale, i reati informatici perdono consistenza, pur restando attorno alle 200mila denunce, un valore che supera comunque ancora quello del 2020, con una riduzione del -15% sull’anno precedente.

La situazione in provincia di Brescia

Ovviamente il dato provinciale si spalma in misura assai articolata nei 205 comuni della provincia, con i delitti informatici che si estendono a macchia d’olio nel territorio bresciano. Se nel 2019 in 140 comuni non si registra alcuna denuncia di delitto informatico, l’anno seguente i centri immuni sono stati 125, scesi a 121 unità nel 2021 e a 104 nell’ultimo anno. Lo scorso anno c’erano un solo due comuni, Brescia e Desenzano del Garda, con più di centro denunce e, complessivamente, erano 33 quelli che assommavano più di dieci denunce.

Nel 2022 i comuni bresciani con più di 10 reati informatici sono stati 30, con numeri maggiori a Brescia (511 denunce), Desenzano del Garda (221), Chiari (81), Orzinuovi (70), Bedizzole (59) e Pisogne (40).

Lo scorso anno nell’elenco dei comuni con più di 40 denunce entravano anche Edolo (60) Verolanuova (54), Cedegolo (53) e Carpenedolo (47) e Castrezzato (40). Indice di una certa volatilità per queste fattispecie di reato nei comuni bresciani che, peraltro, conoscono dinamiche assai differenziate nell’ultimo biennio.

La denunce di reato diminuiscono a Desenzano del Garda (-42, -16%) e a Chiari (-18, -18%) ma, in controtendenza, aumentano nettamente a Brescia, dove, dalle 354 dell’anno precedente, arrivano a 511, pari ad un incremento del +50%. Peraltro guardando alla densità dei delitti informatici, in rapporto alla popolazione residente, le 1.741 denunce registrate nel 2022, determinano un dato medio provinciale è di 1,4 denunce per ogni mille abitanti. 

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