Avviamenti al lavoro, nell'anno post Covid hanno segnato un aumento deciso
Aumentano decisamente gli avviamenti al lavoro nel 2021, con quasi 215mila pratiche amministrative, che interessano oltre 160mila persone, perché in tempi di precarietà una singola persona può essere avviata al lavoro più volte nel corso dello stesso anno.
Rispetto all'anno precedente, segnato pesantemente dalla pandemia, si registra un incremento netto sia delle pratiche di avviamento al lavoro, +38.651, pari al + 21,9%, che delle persone avviate al lavoro +25.067 , pari al +18,5%. Infatti, nel corso del 2021 in provincia di Brescia si registrano 214.936 pratiche di avviamento al lavoro a fronte di 206.876 cessazioni.
È interessante osservare che il numero delle persone avviate al lavoro nel 2021 non solo supera ampiamente quello dell'anno precedente, ma è maggiore anche rispetto al valore registrato nel 2019 (+ 11.126 persone, pari al +7,4%) e, allargando il campo di osservazione, anche quello del 2018 (+13.307, +9%).
L’analisi dei dati
In maggioranza le persone avviate al lavoro sono i maschi, 93.796, nel 2021, il 58,4% del totale a fronte delle 66.867 femmine (41,6%). Nel 2021 i lavoratori italiani avviati al lavoro sono stati 111.881, il 69,5% del totale, a fronte di 38.197 cittadini extracomunitari (23,7%) e di 10.387 cittadini comunitari (6,5%); valori che qualificano come migrante o comunque cittadino straniero tre avviati al lavoro su dieci. Complessivamente, nel 2021, oltre la metà delle persone avviate al lavoro (51,1%) ha meno di 35 anni mentre le classi di età che comprendono gli over 50 contano, comunque, 28mila avviamenti (28.005) il 17,3% del totale, un dato peraltro in leggero aumento.
Nel Bresciano
La maggior parte delle pratiche di avviamento al lavoro in provincia di Brescia è riferita a prestazioni a tempo pieno (159.266, pari al 74,1%) ma rilevante è anche la parte di avviamenti a tempo parziale (55.670 pratiche pari al 25,9%). Guardando alle tipologie contrattuali, nel 2021, la maggior parte degli avviamenti al lavoro in provincia di Brescia si realizza con contratti a tempo determinato che sono stati oltre 127mila, il 59,1% del totale, a fronte di un 19,3% di avviamenti con contratto a tempo indeterminato (41.587 pratiche), del 16,1% con contratti di somministrazione (34.541 pratiche), del 4,2% di avviamenti con contratto di apprendistato (9.071 pratiche) e del 1,3% di avviamenti con contratti a progetto (2.716 pratiche).
Nel 2021 la quota di pratiche di avviamento al lavoro con contratti stabili o permanenti si riduce a meno di un quarto del totale: 23,6% ottenuto sommando tempo indeterminato e apprendistato. Si tratta del valore più basso negli anni. Infatti gli avviamenti al lavoro con tipologie contrattuali permanenti erano il 27% nel 2019, il 25,8% nel 2020 e, come abbiamo visto, solo il 23,6% nel 2021.
Nei Comuni
L'incremento degli avviamenti al lavoro registrato nel 2021 su base provinciale, ovvero +38.651 pratiche rispetto al 2020, pari al + 21,9%, si definisce in modo differente nel territorio bresciano con un saldo comunque positivo in 181 dei 205 comuni. In particolare i saldi per oltre il migliaio di pratiche si registrano a Brescia (+6.600, +17,3%), Chiari (+1.356), Lonato (+1.229), Sarezzo (+1.167) e Desenzano (+1051). Valori percentuali particolarmente elevati, oltre il +50%, tra i comuni maggiori, si incontrano a San Zeno Naviglio (+112%) ma anche a Sarezzo (+84%), Coccaglio (+78%), Vestone (+56%), Cologne (+54%), Concesio (+51%) e Chiari (+50%).
Nei 23 comuni che nel 2021 registrano meno avviamenti al lavoro rispetto all'anno precedente si trovano saldi negativi per oltre un centinaio di unità a Adro (-339, -17,6%), Trenzano (-182- -15,4%), Longhena (-117) Borgo San Giacomo (-112).
Una volta, a Brescia, al lavoro si era avviati una volta nella vita ed era per sempre, come un diamante. Nel 2021 oltre 160mila persone sono state avviate al lavoro, con quasi 215mila pratiche di avviamento. Nonostante tutto questo andirivieni, gli occupati alle dipendenze nel 2021 risultano 8mila in più rispetto al 2020 ma sono ancora 10mila in meno rispetto al 2019. Possiamo chiamala flessibilità, ma sa tanto di precarietà.
I settori
Gli avviamenti al lavoro per aziende con sede in provincia di Brescia sono stati, nella grande maggioranza dei casi, riferiti alle attività del terziario, ovvero il commercio e le attività dei servizi alle imprese e alle persone, con 123.574 pratiche, pari al 57,5% del totale. Alle attività industriali sono riferiti il 26,2% degli avviamenti al lavoro (56.222 pratiche) a fronte dell' 11,3% delle costruzioni (24.268) e al 5,1% dell'agricoltura (10.868 pratiche).
I servizi
Nell'universo composito delle attività dei servizi alle imprese e alle persone, che comprendono oltre al commercio e i trasporti tutti i servizi delle pubbliche amministrazioni, nel 2021 si totalizzano ben 123.574 pratiche di avviamento al lavoro. Di queste la gran parte si definisce per contratti a tempo determinato (84.072, il 68% del totale).
Nel dato complessivo riferito all'insieme dei servizi, gli avviamenti al lavoro con contratti a tempo indeterminato, 24.288 nel 2021, costituiscono il 19,6 % del totale mentre minore è l'incidenza del lavoro somministrato (7.389, 6%) così come l'apprendistato (5.236, 4,2%). Nelle attività dei servizi si registrano 2.589 pratiche di avviamento al lavoro con contratti a progetto, il 95,3% del totale per l'intera economia.
Manifattura
Ben diverso il quadro relativo alle 56.220 pratiche di avviamento al lavoro per le attività manifatturiere e le utilities con una prevalenza del lavoro in somministrazione (26.297 pratiche pari al 46,7% del totale) rispetto alle pratiche relative a contratti a tempo determinato (16.536, il 29,4%), agli avviamenti a tempo indeterminato (10.507, 18,7%), ai contratti di apprendistato (2.778 pratiche pari al 4,9%) e a quote residuali di avviamenti con contratti a progetto.
Costruzioni
Nelle costruzioni delle 24.268 pratiche di avviamento registrate nel 2021, ben 16.133 (il 66,5%) sono definite con contratti a tempo determinato a fronte delle 6.385, il 26,3%, relative a contratti a tempo indeterminato e a quote ancora inferiori per i contratti di apprendistato e per il lavoro in somministrazione.
Agricoltura
In agricoltura, delle 10.868 pratiche di avviamento registrate nel 2021, ben 10.279 (il 94,6%!) sono definite con contratti a tempo determinato a fronte di 404 (3,7%) con contratti a tempo indeterminato.
Le competenze
La gran parte delle pratiche di avviamento al lavoro, l'84,5% dei casi, è relativa a livelli di competenze richieste medie o basse. Giova comunque considerare che nell'universo dei servizi «maturano» 26.243 avviamenti al lavoro per livelli di competenze elevati, il 21,2% del totale per il settore ma il 78,5% dell'intero ammontare «high skill» nell'economia bresciana nel 2021.
Rilevante, anche se lontana dai dati dei servizi, è la densità di pratiche di avviamento al lavoro per posizioni considerate di alto livello nell'industria (6.131) che, sul totale degli avviamenti del settore pesano per il 10,9%. Certo, pensando alle attività industriali, fiore all'occhiello dell'economia bresciana, colpisce il sovrapporsi di due dati: oltre i tre quarti delle pratiche di avviamento al lavoro si definisce con tipologie contrattuali «flessibili» (somministrazione e tempo determinato) e quasi il 90% è riferita a competenze medie o basse. Sarà il caso di dedicare una riflessione su questi tempi per capire, al di là delle narrazioni 4.0, la qualità del lavoro che entra nel mercato del lavoro della provincia di Brescia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato