A che punto è la nostra vita? Il segreto (anche) nei numeri
Se è vero, per dirla con le parole di Albert Einstein, che «non tutto ciò che può essere contato conta, e non tutto ciò che conta può essere contato», è altrettanto vero che i numeri sono strumenti indispensabili per misurare i fenomeni e interpretarne il divenire. Del resto non c’è scelta ponderata e vincente senza possibilità di verifica a posteriori e non c’è verifica possibile senza definizione del punto di partenza da esprimere, appunto, in numero. È così che riprendendo il filo - mai interrotto da nove anni a questa parte - dell’analisi della Qualità della vita in chiave bresciana, accendiamo i riflettori sul 2021, anno post pandemico definito dalla riconquistata libertà dalla morsa del Covid.
Ci siamo ripresi i nostri spazi, la nostra socialità. La vita è tornata a scorrere, ma tutto è tornato come prima? No, non ci pare, anche se avremmo voluto. E non solo per le cicatrici ancora fresche. In questo rapporto, che trovate in edicola e online, c’è la fotografia di come ci siamo rituffati nei nostri mille impegni. Il metodo di lavoro è consolidato: vi consegniamo numeri e chiavi di lettura interpretative. Un binomio stretto a filo doppio, perchè non c’è cifra sufficiente a definire la complessità senza interpretazioni e del resto non ci sono interpretazioni convincenti senza la forza dei numeri.
La narrazione - curata da Francesco Alberti sulla base del lavoro di ricerca di Elio Montanari - si sviluppa lungo cento pagine con indicatori scelti ad hoc per rappresentare sette aree tematiche: popolazione, ambiente, economia e lavoro, tenore di vita, servizi, tempo libero e socialità e sicurezza. Indicatori oggettivi, ricavati da fonti istituzionali e ponderati rispetto alla popolazione residente nei Comuni.
Il racconto di un viaggio nei 205 comuni bresciani
In tutti i Comuni del Bresciano, confermando una scala di ricerca che non trova eguali nel panorama nazionale perché qui viene rappresentato ciascun cittadino bresciano, dalle Valli alla Bassa, dal Sebino al Garda. L’articolazione dei nostri indicatori rappresenta una straordinaria opportunità di indagine dei diversi aspetti della realtà demografica, economica, ambientale e sociale dei paesi della nostra provincia. Un report che nel corso dei nove anni di vita è cresciuto, migliorato, passando dall’analisi iniziale ristretta a 33 Comuni con più di 10mila abitanti ai 46 paesi con oltre 8mila residenti. Per l’edizione del 2020 abbiamo acceso invece i riflettori sulla totalità della provincia con i suoi 205 Comuni, rivisitando anche la selezione degli indicatori per ogni area tematica, aggiornandoli, pur mantenendo un «nocciolo» fisso.
Nell’edizione segnata dal Covid avevamo scelto di evitare classifiche e quest’anno abbiamo replicato per non perdere l’opportunità di analisi comparative, integrando però numeri e tabelle con ulteriori storie di vita quotidiana capaci di offrire interessanti spunti di riflessione aggiuntivi. Sul fronte ambiente abbiamo scandagliato ad esempio tutti i paesi della nostra provincia per scoprire - proprio nei giorni della terribile tragedia di Ischia - che ben 53mila bresciani vivono in aree a elevato rischio frane. Da qui la rinnovata attualità della racconto del disastro dell’alluvione in Val Rabbia a Sonico, il dissesto più grave in provincia negli ultimi decenni.
E ancora, sul fronte economia e lavoro ecco uno studio che sgretola molti luoghi comuni: l’immigrazione è fondamentale per la nostra economia in cronica carenza di manodopera. A fianco un interessante focus sulle ore lavorate, per scoprire che siamo più sgobboni di Francia e Germania, un record che merita qualche riflessione. E ancora, nella sezione dedicata al tenore di vita, ecco un focus sulla povertà: siamo andati alla Mensa Menni e al Rifugio Caritas, rifugio di bisognosi in costante e drammatico aumento, senza distinzioni di nazionalità. Spunti di analisi grandi e piccoli, con curiosità da spulciare indicatore dopo indicatore. Ad esempio con la scoperta che il piccolo Comune di Sonico batte Roncadelle per densità commerciale rispetto al numero degli abitanti.
Potremmo continuare ancora a lungo, ma è tutto nelle pagine che consegniamo al lettore nella speranza che questo report possa trasformarsi in strumento utile per misurare il presente ma anche per disegnare - con qualche consapevolezza in più - il nostro possibile futuro.
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