Zelensky: «Incontro proficuo con Meloni, sono grato all’Italia»

La Redazione Web
Il presidente ucraino, a margine del vertice tra i rappresentanti dei 16 Paesi euroatlantici, ha ringraziato l’Italia per «il supporto nel rendere la pace in Ucraina sempre più vicina»
Meloni incontra Zelensky a Londra - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Meloni incontra Zelensky a Londra - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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All’indomani dell’incontro londinese tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro britannico, Keir Starmer, i due hanno incontrato anche Giorgia Meloni a Downing Street, raggiungendo poi Lancaster House per l’incontro tra i leader e rappresentanti dei 16 Paesi euroatlantici, nonché di Nato e Ue, invitati a partecipare al vertice di Londra sull’Ucraina e sulla difesa europea.

Si tratta di un appuntamento cruciale dopo il fallimento dell’incontro fra Zelensky e Donald Trump a Washington.

Starmer e Meloni

Meloni con Starmer a Downing Street - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Meloni con Starmer a Downing Street - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Il governo britannico in una nota ha informato che il premier Starmer e la premier Meloni hanno discusso su come «i partner possano lavorare con gli Stati Uniti per avanzare verso una pace duratura per un’Ucraina sovrana» concordando «sull'importanza dell’alleanza transatlantica nell’affrontare le sfide comuni» e sul fatto che «la forza delle relazioni tra Regno Unito e Italia è vitale ora come non lo è mai stata». I due leader «hanno riaffermato il loro sostegno all’Ucraina, concordando che il Regno Unito e l’Italia staranno al suo fianco per tutto il tempo necessario». Regno Unito e Italia «rafforzeranno la cooperazione per condividere intelligence e dati, ad esempio attraverso Europol». Sull’immigrazione hanno convenuto «che la sicurezza dei confini è il fondamento di un’economia sicura».

Zelenski su Meloni

Anche Volodymyr Zelensky nel pomeriggio ha diffuso un post sui suoi social nel quale ha parlato di ciò che è emerso dal suo incontro con Meloni

«Ho avuto un incontro proficuo con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per sviluppare un piano d’azione congiunto volto a porre fine alla guerra con una pace giusta e duratura. Nessuno, tranne Putin, ha interesse a prolungare il conflitto o a farlo riesplodere rapidamente. Per questo è fondamentale mantenere l’unità attorno all’Ucraina e rafforzare la nostra posizione attraverso la cooperazione con gli alleati, in particolare i Paesi europei e gli Stati Uniti. L’Ucraina ha bisogno di una pace sostenuta da solide garanzie di sicurezza. Sono grato all’Italia per il costante supporto e la collaborazione nel rendere la pace in Ucraina sempre più vicina».

Il vertice

Alla riunione di Londra partecipano, come accennato, i leader di 16 Paesi e Zelensky, oltre ai presidenti Ue (Costa per il Consiglio europeo e von der Leyen per la Commissione), il segretario Nato Rutte. Oltre a Starmer ci sono Meloni, Macron, Trudeau (Canada); Sanchez (Spagna); Tusk (Polonia e presidente di turno della Ue); Frederiksen (Danimarca); Store (Norvegia); Stubb (Finlandia); Kristersson (Svezia); Schoof (Olanda); Fiala (Repubblica Ceca); Bolojan (Romania); Hakan Fidan (ministro degli Esteri turco).

I leader al vertice londinese - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
I leader al vertice londinese - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Fra i primi ad arrivare al vertice, il presidente francese Emmanuel Macron, con il quale Starmer ha annunciato stamattina di voler cercare di promuovere un piano di cessazione delle ostilità nel conflitto russo-ucraino nell’ambito di un’iniziativa su cui assicura di aver ottenuto già l’assenso di Zelensky.

Starmer è d’accordo a truppe europee in Ucraina, ma solo se ci sarà il «backstop» americano, cioè se gli Usa saranno garanti della sicurezza militare (soprattutto nei cieli). Si tratta di un ruolo che Trump non ha voluto finora assicurare insistendo sul fatto che la sola presenza americana in termini di business e lavoratori metterebbe gli ucraini al riparo da un nuovo assalto russo. La posizione del governo italiano è che senza una forza di interposizione internazionale, sotto egida Onu, non si può procedere. La Spagna ha gli stessi timori e così la Polonia. La Germania è disposta a superare alcuni dei paralizzanti tabù sulla spesa pubblica, ma il cancelliere in pectore Merz vuole che si lavori per un «ombrello» nucleare europeo: è ormai diventato quasi gollista sulla necessità di essere indipendenti dagli Stati Uniti vista la piega presa dalla presidenza Trump, ma certo non è disposto a mandare militari tedeschi sul terreno.

Su questo le posizioni tra europei e americani restano molto distanti. Molto significativo il fatto che Starmer aprendo la riunione abbia indicato rivolgendosi a Zelensky abbia ribadito: “Spero che lei sappia che siamo tutti con lei e con il popolo ucraino per tutto il tempo necessario, tutti intorno a questo tavolo".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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