Kamala Harris è davanti a Trump di due punti nel primo sondaggio

Reuters-Ipsos la danno al 44% contro il 42% del tycoon. Oggi al primo comizio di Milwaukee la candidata presidente dei Democratici ha messo a fuoco il suo messaggio
Kamala Harris alla Casa Bianca - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Kamala Harris alla Casa Bianca - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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«So che tipo di persona è Donald Trump, ne ho conosciuti quando facevo la procuratrice in California e ho messo sotto inchiesta truffatori e predatori sessuali»: dopo aver attaccato il tycoon e promesso la vittoria col rinnovato endorsement di Joe Biden, Kamala Harris è volata a Milwaukee per tenere il suo primo comizio davanti ad una folla dem nuovamente entusiasta.

Con la nomination ormai in tasca e il primo sondaggio (Reuters-Ipsos) dopo il ritiro del presidente che la dà avanti di due punti su The Donald (44% a 42%), anche in una gara a tre (42% contro il 38% di Trump e l'8% di Robert F. Kennedy).

La tappa nella città dove si è appena conclusa la convention repubblicana era già prevista prima del passo indietro di Biden ma per Harris è diventata l'occasione per mettere a fuoco il suo messaggio e fare un reset della campagna democratica in uno Stato in bilico nella Rust Belt: il Wisconsin, che insieme al Michigan e alla Pennsylvania rappresenta il blue wall da difendere con i denti. Insieme ad Arizona, Nevada e North Carolina, Stati della Sun Belt. 

I nomi per il vice

È proprio da uno di questi Stati che dovrebbe uscire il nome del suo vice. In pole ci sono il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, quello della North Carolina Roy Cooper e il senatore ex astronauta dell'Arizona Mark Kelly. Nomi che potrebbero spiazzare nuovamente il tandem Gop.

Intanto, a meno di 36 ore dal ritiro del presidente dalla corsa, la sua vice si è già assicurata l'impegno verbale di oltre 2.500 delegati, ben oltre il quorum di 1.976 per ottenere la candidatura. I delegati possono ancora cambiare idea, ma solo poche decine sono indecisi e finora non è emerso alcun rivale.

Il comitato nazionale dell'Asinello annuncerà l'iter per la nomination mercoledì ma ha già fatto sapere che intende procedere ad una roll call virtuale dei delegati dalla prossima settimana: per concludere l'iter entro il 7 agosto, in modo da rispettare la scadenza dell'Ohio per far comparire i nomi del ticket dem nelle schede del 5 novembre.

Probabile quindi che a metà della prossima settimana Harris annunci il suo «running mate», per poi essere incoronata ufficialmente alla convention di Chicago in agosto.

Gli altri endorsement

La nuova frontrunner del partito continua ad incassare endorsement. Gli ultimi sono arrivati dalla star di Hollywood George Clooney, da vari sindacati e dai leader dem di Camera e Senato, Hakeem Jeffries e Chuck Schumer. Indirettamente la appoggia anche Beyoncé, che ha autorizzato in tempi record la campagna di Harris a utilizzare come inno la canzone «Freedom» (dall'album del 2016 Lemonade) da adesso fino al voto di novembre.

Barack Obama resta in silenzio ma solo per rispetto dell'iter del partito: di fatto anche lui sosterrà Kamala Harris.

Unica voce fuori dal coro Black Lives Matter: il movimento afroamericano per la giustizia razziale ha chiesto che il comitato nazionale democratico organizzi immediatamente delle primarie informali e virtuali in tutto il Paese prima della convention di agosto, «per consentire la partecipazione del pubblico al processo di nomina, e non solo una nomina da parte dei delegati del partito». «Questo momento richiede un'azione decisiva per proteggere l'integrità della nostra democrazia e la voce degli elettori afroamericani», ha spiegato.

Una mossa strana nei confronti di una candidata di colore che si è sempre battuta contro il razzismo e gli abusi delle forze dell'ordine, anche se è soprannominata Kamala the cop (Kamala il poliziotto) per i suoi trascorsi da procuratrice.

Harris continua anche a macinare fondi, elettrizzando l’elettorato dem e promettendo di mettere al centro della sua campagna l'aborto, la stretta sulle armi, l'ambiente e la working class. In 48 ore ha raccolto oltre 100 milioni di dollari, superando i 95 milioni che la campagna di Biden aveva in banca alla fine di giugno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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