«Spazio neonat*»: l’asterisco accende la polemica ad Adro

Daniele Piacentini
L’asterisco usato in un post del Comune di Adro sulla pagina Facebook non è piaciuto all’ex sindaco leghista Paolo Rosa
L'asterisco utilizzato in un post ha scatenato la polemica
L'asterisco utilizzato in un post ha scatenato la polemica
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C’è un asterisco dietro il primo botta e risposta tra maggioranza e opposizione ad Adro, a un mese dalle elezioni che hanno posto fine a vent’anni di Amministrazione targata Lega. Ed è proprio il Carroccio, oggi in minoranza rispetto alla civica del sindaco Davide Moretti, ad andare all’attacco con l’ex primo cittadino (ora consigliere), Paolo Rosa.

Il post con l’asterisco

Nel mirino un post social, dalla pagina ufficiale del Comune di Adro, che pubblicizza alcuni servizi del Consultorio familiare Sant’Andrea di Iseo, a cui fanno riferimento anche Adro e Torbiato. In particolare si parla dello Spazio mamme, definito uno strumento di «confronto per mamme e neonat* per approfondire insieme tematiche d’interesse comune e condividere le proprie esperienze».

L’uso dell’asterisco, soluzione grafica generalmente adottata per includere tutte le identità di genere, non è andato giù a Rosa: «La Compagna Elly (Schlein, ndr) sbarca a Palazzo Dandolo», sede del Municipio di Adro. Così l’ex sindaco, che poi aggiunge: «Era così difficile scrivere neonati? Non so chi abbia preparato il post, ma siamo sicuri che tutti all’interno della maggioranza stessa condividano questa scelta? La parte cattolica, praticante e frequentante Parrocchia e oratorio condivide questa linea? È questo il cambiamento tanto ventilato e sbandierato? Io e noi, come Lega, un post così non l’avremmo mai fatto».

La gestione della pagina Facebook

A stretto giro di posta è arrivata la replica di Elena Facondo, che in Giunta ha la delega alla comunicazione: «Il post riguarda un servizio dell’Ambito Monte Orfano, di cui fa parte anche Adro, ed è stato ripreso integralmente, senza modifiche, per rispettare l’originale». Lo scambio è poi proseguito sempre via social, ma non sulla pagina del Comune, vista l’impossibilità a «commentare il post», aggiunge Rosa: «Dove è la sbandierata trasparenza?».

Replica dell’assessore Facondo: «Nei primi mesi del mandato, abbiamo scelto di mantenere i regolamenti esistenti, compreso quello sull’utilizzo e l’accesso alla pagina istituzionale Facebook». Una norma datata 2017, all’epoca della prima Amministrazione dello stesso Rosa.​​​​​​

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