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San Felice, l’ex sindaca Baccolo: «Grazie ai consiglieri per il passo indietro»

Lei stessa ammette «una possibile condizione di incandidabilità» ancora da approfondire
San Felice verso il commissariamento
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Le dimissioni come «atto di sostegno» nei confronti dell’ex sindaco Lorenza Baccolo, un passo avanti per dare serenità alla comunità di San Felice in un momento delicato. Delicato e amaro, perché a prescindere da come la si guardi la vicenda ha il sapore dell’amarezza. È amara per i consiglieri di maggioranza che si sono dimessi «per senso di responsabilità», ma è amara anche per i cittadini, per una situazione che porterà San Felice al commissariamento. Amarezza, dunque, ma anche voglia di capirne e saperne di più.

Oggi in municipio avrà luogo l’incontro già annunciato tra il segretario comunale e il gruppo di minoranza Idee in Comune, che l’aveva richiesto proprio per capire cosa stesse accadendo, perché il Consiglio comunale di insediamento della nuova Amministrazione a più di un mese dalle elezioni ancora non fosse stato convocato. Sabato sera, invece, le dimissioni: sette degli otto consiglieri di maggioranza eletti si sono tirati indietro (tutti eccetto Dario Lavelli), nonostante l’ineleggibilità del sindaco Lorenza Baccolo, come evidenziato dai consiglieri stessi nella loro nota, «non sia né palese né tantomeno certa».

Precisazioni

È stata poi la stessa Baccolo, ieri, a intervenire sulla questione. In una nota è tornata a precisare quanto la sua squadra, la lista civica Obiettivo San Felice, aveva già spiegato sabato: «Dopo giorni di attacchi su ogni fronte, dove sono state accampate le più disparate ipotesi sulle motivazioni della mancata convocazione del Consiglio comunale, desidero precisare che a seguito dei controlli da me promossi per la verifica dei requisiti individuali di ciascun eletto, è emersa una fattispecie di dubbia interpretazione a mio carico circa la sussistenza di una possibile condizione di incandidabilità, che se sollevata, potrebbe dare corso a iter legali e aver ripercussioni sull’andamento del mandato».

Poi, il ringraziamento ai consiglieri dimissionari per «l’atto di forza fatto nel dare le dimissioni come forma di sostegno alla mia persona. Con semplicità e con l’etica del rispetto per le istituzioni, i consiglieri di maggioranza hanno deciso di fare un passo indietro. Sono loro grata per il supporto e per la scelta di dimettersi in segno di solidarietà. Questo gesto dimostra la coesione e l’unità del nostro gruppo di lavoro». Un ringraziamento d anche alla cittadinanza, «per il continuo supporto e la comprensione durante questo periodo di transizione. Restiamo impegnati nel perseguire i migliori interessi del Comune e dei cittadini». 

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