San Felice verso il voto, tre candidati per il Comune commissariato

San Felice riparte da zero. Oggi e domani si depositano le liste: salvo sorprese saranno tre, tutte civiche. Il Comune, commissariato dalla scorsa estate, tornerà al voto il 25 e 26 maggio, a meno di un anno dalle Amministrative 2024. Allora la tornata elettorale si era conclusa con la vittoria di Lorenza Baccolo che guidava la civica Obiettivo San Felice, ma l’Amministrazione non si era mai insediata: la maggioranza dei consiglieri aveva rassegnato le dimissioni prima dell’insediamento, determinando lo scioglimento del Consiglio comunale e l’arrivo del commissario.
La sfida
Tra le liste ora in corsa c’è Civica per San Felice, che propone come candidata sindaco Marzia Manovali. Consigliere comunale dal 2009 al 2019 con delega a Cultura, Manifestazioni e Turismo, e candidata lo scorso anno tra le file di Obiettivo San Felice, Manovali siede nel Cda della Fondazione Cominelli. Il suo gruppo si presenta come nuova realtà, concentrata sulla vocazione turistica del territorio, con un’attenzione particolare ai temi del welfare, dell’ambiente e della progettualità condivisa. Accanto alla candidata, cittadini con esperienze in ambito associativo, amministrativo e del volontariato.

Con Nuovo impegno civico torna poi in campo Gianluigi Marsiletti, già sindaco tra il 2004 e il 2009. Dopo quattordici anni di presenza in Consiglio comunale, ha scelto un periodo di pausa dalla politica attiva, pur restando impegnato in ambito sociale e istituzionale, anche attraverso la Fondazione Cominelli. Il suo gruppo è composto da volti nuovi e da esponenti di diversa formazione e provenienza, riuniti in una lista civica priva di riferimenti partitici. Tra i temi prioritari, il rilancio della partecipazione e della fiducia nei confronti delle istituzioni locali, anche come risposta all’esperienza del commissariamento.

La terza candidatura è quella di Luca Serafini con la lista Civica per Passione. Il gruppo si propone in continuità con l’ex minoranza consiliare, di cui lo stesso Serafini è stato esponente fino al 2024, ma rilancia ora con un programma snello e pragmatico. Due i punti centrali: il miglioramento dell’efficienza amministrativa attraverso la riorganizzazione degli uffici e nuove politiche abitative a sostegno, in particolare, delle giovani generazioni. Tra gli elementi distintivi, l’impostazione civica rivendicata con forza e la rinuncia da parte del candidato all’indennità di sindaco, qualora venisse eletto.

Fuori dai giochi
A non presentarsi sarà invece il gruppo Idee in Comune, espressione dell’ex primo cittadino Simone Zuin, in carica fino alle elezioni del 2024. Una decisione maturata internamente al gruppo, spiegata come «una scelta politica precisa e ben meditata».
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