Rissa alla Camera: centrodestra bresciano silente, Benzoni e Girelli critici

Le reazioni dei politici nostrani ai fatti che mercoledì hanno trasformato l’aula di Montecitorio in un ring
Rissa alla Camera, le reazioni
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Non si placano le polemiche dopo i fatti che mercoledì hanno trasformato l’aula di Montecitorio in un ring mentre si stavano votando gli emendamenti alla riforma sull’Autonomia differenziata.

Tentare di strappare un commento sui fatti ai deputati di maggioranza bresciani non è facile: le bocche sono cucite, o quasi.

Linea comune nella Lega, con Simona Bordonali e Paolo Formentini che si affidano al comunicato stampa diffuso anche dal partito di via Bellerio, e che difende Calderoli: «I video dimostrano che il deputato Donno del M5S aggredisce il ministro Calderoli impedendo l’esercizio di attività di rango costituzionale e l’iter della riforma che stava seguendo l’ordinario percorso parlamentare. Un comportamento vergognoso da regime fascista per bloccare una riforma prevista dalla nostra Costituzione. Sempre dai video si apprende che i parlamentari della Lega, accorsi in protezione del Ministro Calderoli, non hanno colpito il deputato pentastellato come invece lui continua a dichiarare».

Giangiacomo Calovini, di Fratelli d’Italia, è in questi giorni in missione in Algeria con la Commissione Esteri del quale è componente: non presente quindi in aula durante le fasi concitate, si astiene dal prendere posizione come fanno i suoi colleghi di partito, Cristina Almici compresa.

Maurizio Casasco di Forza Italia, nel suo essere lapidario è quello che si sbilancia di più: fa sapere che preferisce parlare di politica e non di fatti che si commentano da soli.

Chi non lesina, anzi, reazioni è l’opposizione. Gian Antonio Girelli del Partito Democratico - del quale riportiamo un ampio intervento nell’articolo più sopra - contesta un clima di assoluta indisponibilità della maggioranza nei confronti delle minoranze, che traduce come sintomo di malessere della Politica e delle Istituzioni. Fabrizio Benzoni in Aula parla per il gruppo di Azione, infiammandosi: «Nel processo verbale della seduta avremmo voluto leggere una semplice frase: si è scritta una pagina vergognosa di quest’aula. Lo spettacolo indecoroso è stato un danno alla rispettabilità e all’onorabilità di tutti noi che in quest’aula lavoriamo.

Chiediamo al presidente Fontana che vengano presi dei provvedimenti esemplari nei confronti di chi si è reso protagonista degli atti avvenuti in quell’emiciclo. E senza provvedimenti esemplari, faremo fatica a uscire e ad andare a spiegare che combattiamo la violenza negli stadi nelle scuole, nelle piazze. Si fanno dibattiti su dibattiti a spiegare il perché dell’astensionismo: questo è il perché dell’astensionismo. Un’aula non deve vedere più queste scene». Polemiche che non possono placarsi in poco tempo.

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