Provincia di Brescia, ora si studia il patto programmatico
Il conto alla rovescia in direzione fine settembre è iniziato: il 29, dalle 8 alle 20 al Cfp Zanardelli di Brescia, il voto degli amministratori disegnerà il nuovo Consiglio provinciale, che sarà guidato da Emanuele Moraschini fino al 2027.
È questo (salvo tempeste politiche impreviste e imprevedibili) l’ultimo appuntamento elettorale del 2024 nel Bresciano. La lista del centrosinistra è pronta (Andrea Curcio, Fabio Capra, Diletta Scaglia, Filippo Ferrari, Anna Faita, Elena Zanardini, Maurizio Libretti, Patrizia Concari, Francesco Patitucci, Andrea Ratti, Suela Plaka, Riccardo Canini, Giampiero Bressanelli e per Provincia bene comune Sergio Aurora, Laura Alghisi e Angela Tomasso), il centrodestra completerà il puzzle tra oggi e domani.
Entrambi gli schieramenti sanno bene che l’ago della bilancia di queste elezioni con voto ponderato (tradotto: più il Comune è grande, più pesa il voto degli amministratori di quel territorio) sono i civici. Che stavolta rappresentano un’incognita nell’incognita, perché la grande tornata delle Amministrative non è mai stata così ravvicinata al voto per la Provincia. E i volti nuovi, oggi, sfiorano il migliaio: il che significa che il tempo per pesare le due coalizioni, da un lato, e per persuadere gli amministratori, dall’altro, è ormai risicatissimo, per non dire agli sgoccioli.
Quale il punto politico chiave (oltre agli equilibri in termini di rappresentanza)? Stringersi la mano e suggellare un patto programmatico. Alcuni obiettivi di questo nuovo mandato sono già in agenda: mettere mano al Ptcp, inaugurare un tavolo di lavoro sul tema mobilità, confrontarsi sul capitolo acqua. Per gli altri, via alle danze della trattativa.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.