Provincia, larghe intese addio: governo di centrodestra

Il nuovo assetto del Broletto sarà formalizzato dal decreto del presidente Moraschini, che indicherà un vicepresidente e nove consiglieri delegati, lasciando i sette eletti del centrosinistra in opposizione
Palazzo Broletto, sede della Provincia di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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La Provincia di Brescia sarà guidata dal solo centrodestra. Ad annunciarlo, dopo una riunione iniziata nel primo pomeriggio e terminata qualche minuto fa a Palazzo Broletto, sono state le segreterie del centrodestra attraverso una nota stampa congiunta.

«Il centrodestra bresciano esprime grande soddisfazione per la conclusione della fase esplorativa che ha coinvolto la Provincia di Brescia negli ultimi mesi. A seguito di un proficuo incontro con il presidente Emanuele Moraschini, è stato raggiunto un accordo che prevede l'assegnazione delle deleghe, consentendo alla coalizione di centrodestra di assumere pienamente le responsabilità di governo provinciale, anche alla luce della spaccatura interna al gruppo di centrosinistra Territorio Bene Comune, che ha espresso posizioni contrastanti al suo interno» fanno sapere Diego Zarneri (Fratelli d’Italia), Roberta Sisti (Lega), Marco Ferretti (Forza Italia) e Nicoletta Benedetti (Lombardia Ideale).

Il nuovo assetto del Broletto sarà formalizzato dal decreto presidenziale, che indicherà un vicepresidente e nove consiglieri delegati, lasciando i sette eletti del centrosinistra in opposizione. Una decisione, questa, che arriva dopo una trattativa lunga quattro mesi e mezzo di liti, prove di nervi e mediazioni infine naufragate. Ma, soprattutto, arriva dopo il giro di boa di Azione e del Pd, che avevano incassato (rispettivamente lunedì e martedì) il placet dalle Direzioni per intavolare le larghe intese sulla base della proposta formalizzata loro dal presidente, ossia una vicepresidenza al centrodestra, una al centrosinistra e nessuna delega.

«Fin dall’inizio, con assoluto senso di responsabilità, abbiamo garantito la disponibilità delle nostre forze politiche a valutare le condizioni per assicurare il più ampio sostegno possibile al presidente Moraschini, eletto due anni fa con i voti dei consiglieri di centrodestra, centrosinistra e civici sulla base di un accordo istituzionale – scrivono amareggiati i segretari provinciali del Pd, Michele Zanardi, e di Azione, Marco Garza -. È stato lo stesso presidente a richiedere con forza questo sostegno, con l’intento di replicare la larga coalizione che lo aveva portato alla guida della Provincia come presidente di tutti.

Dopo quattro mesi di stallo, abbiamo ricevuto la proposta del presidente di sostenere una soluzione che prevedesse la nomina di due vicepresidenti senza deleghe. Tale proposta è stata avallata dalle direzioni dei nostri partiti, a condizione che si definisse una chiara cornice programmatica entro cui operare».

Centrosinistra

Anche i due segretari del centrosinistra sono stati ricevuti nel pomeriggio proprio da Moraschini, consapevoli che lo spazio di manovra era ormai sfumato, insieme all’agibilità politica delle larghe intese. «Apprendiamo ora che il presidente Moraschini ha deciso di proseguire il suo mandato con una maggioranza composta esclusivamente dal centrodestra.

Il presidente Moraschini - © www.giornaledibrescia.it
Il presidente Moraschini - © www.giornaledibrescia.it

Una scelta che smentisce gli impegni assunti e rappresenta un vero e proprio tradimento del mandato con cui è stato eletto all’unanimità. Questa decisione segna una frattura evidente in una Provincia nata per essere la casa di tutti i comuni e che, da oggi, rischia di trasformarsi in un luogo di contrapposizione politica. Dopo quattro mesi di immobilismo, la Provincia torna al punto di partenza, bloccata dalle divisioni interne al centrodestra».

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