Pd: «La nostra proposta per la scuola, opposta a quella di Valditara»

Paola Gregorio
I Democratici bresciani hanno diffuso il documento nazionale aperto ai territori per una scuola aperta e inclusiva: in programma anche dodici serate di presentazione
Una scuola di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Una scuola di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Un’idea di scuola «esattamente opposta a quella del ministro dell’Istruzione Valditara». Lo chiariscono i Democratici bresciani, presentando il documento con le proposte sulla scuola elaborato a livello nazionale dal Pd. Un documento aperto ai contributi dei territori.

Scuola aperta e inclusiva

«L’obiettivo che ci siamo dati con Irene Manzi, responsabile nazionale per la scuola del nostro partito, è stimolare i territori per costruire un’agenda partecipata sul tema – spiega il segretario provinciale del Pd, Michele Zanardi –. Riteniamo che una delle principali risposte alla crisi socio-economica sia una scuola aperta e inclusiva che possa stare sul territorio. Sul tema il Governo sta facendo esattamente il contrario rispetto alla nostra proposta. Ovvero l’eccessiva centralità delle dirigenze provinciali».

Michele Zanardi, segretario provinciale del Partito Democratico - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Michele Zanardi, segretario provinciale del Partito Democratico - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Tra i punti salienti della proposta democratica ci sono la valorizzazione e la formazione del personale scolastico e il contrasto alla dispersione scolastica nelle aree interne. La vicesegretaria provinciale, nonché responsabile Scuola per i Democratici, Rosa Vitale aggiunge: «È un documento aperto agli insegnanti ma anche a genitori e ragazzi. L’attuale ministero dell’Istruzione, con le modifiche che riguardano il primo ciclo scolastico, sta facendo una revisione degli spazi democratici nella scuola. Si tratta di indicazioni che vanno nella direzione di una scuola identitaria, con una visione da Medioevo».

Sette parole chiave

Il documento del Pd si fonda su sette parole chiave. Tra queste equità, partecipazione, patti territoriali e autonomia scolastica, interculturalità, formazione dei docenti e contrasto alla precarietà.

Il Pd bresciano darà il suo contributo al documento con dodici serate, in altrettante zone della provincia, dedicate alla proposta sulla scuola con l’idea di portare un po’ di Brescia nell’agenda nazionale. Si comincia dopodomani, giovedì 20 marzo, alle 17.45 al Museo Mille Miglia con l’incontro «La scuola al centro: le parole che contano».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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