«No al premierato»: nasce il Comitato bresciano per la difesa della Costituzione
«No all’uomo solo al comando del Governo e ai cambiamenti della nostra Costituzione in senso autoritario». L’Anpi, il Coordinamento per la democrazia costituzionale e il circolo di Brescia di Libertà & Giustizia dicono no alla riforma del premierato voluta da Giorgia Meloni e in discussione fra i partiti della maggioranza di centrodestra.
A «denunciare il tentativo di stravolgere la Costituzione, soffocando la rappresentanza del Parlamento e il ruolo delle Camere» sono Lucio Pedroni (presidente Anpi), Gisella Bottoli (Libertà & Giustizia), Giulia Venia (Coordinamento per la democrazia costituzionale), Pietro Garbarino (Anpi, sezione Caduti di piazza Rovetta), che annunciano la nascita del Comitato bresciano per la difesa della Costituzione. Lo scopo è sensibilizzare «i cittadini sui pericoli che derivano da questa riforma e opporsi ad essa votando no nel prossimo referendum».
Il comitato si dice «aperto alla partecipazione di altre associazioni. Cercheremo di coinvolgere anche i partiti che sono d’accordo con la nostra lotta». La Costituzione, dicono i promotori, «non ha bisogno di essere cambiata, ma semmai di essere applicata nella parte che concerne i diritti».
La prima manifestazione pubblica del neo Comitato è in calendario martedì 6 febbraio alle 18 nella sala conferenze della Fondazione Ds in via Metastasio a Brescia. Mauro Volpi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Perugia, in videoconferenza, illustrerà la bozza di riforma del premierato. «Il Governo – concludono – pensi ai problemi veri della gente».
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