Moldavia, il sì all’Ue passa per un soffio
In Moldavia passa sul filo di lana il sì al referendum sul futuro nell'Ue come «obiettivo strategico» del Paese. L'onda blustellata non ha sfondato ma è riuscita a conseguire un obiettivo fondamentale nel percorso di adesione di Chisinau. E le interferenze russe, che Bruxelles ha definito «senza precedenti», hanno mancato il traguardo. Le prime proiezioni di domenica sera che preannunciavano la debacle degli europeisti non si sono confermate a spoglio concluso.
Decisivi voti della diaspora
Dopo alcune ore di testa a testa, è arrivato il sorpasso grazie al voto decisivo della diaspora moldava. «I banditi vogliono tornare al potere ma il popolo moldavo ha parlato. Abbiamo combattuto lealmente in una battaglia ingiusta, e abbiamo vinto», ha esultato Maia Sandu. Il capo dello Stato uscente, a sua volta, ha vinto il primo round delle contemporanee elezioni presidenziali, costretta al ballottaggio con lo sfidante sostenuto dai filorussi Alexandr Stoianoglo. Il sì è passato di neanche un punto percentuale, attestandosi al 50,46% contro il 49,54% del no. Il quesito era sull'inserimento nella Costituzione moldava del percorso «irreversibile» verso l'Ue.
Negoziati già in corso
La modifica costituzionale non era comunque vincolante, tanto più che Moldavia e Ue hanno già aperto i negoziati di adesione, che ora hanno anche la spinta del voto popolare.
Nella Transnistria secessionista il sì ha nettamente perso (37,4% contro il 62,6% di no). Nella regione autonoma della Gaugazia i contrari hanno segnato un plebiscito (al 94,8%). Il voto dei moldavi all'estero è stato invece uno tsunami a favore dell'adesione: oltre il 77%, contro meno del 23% di no. Per avere un'idea delle proporzioni, in totale il sì ha vinto per poco più di 11mila voti, mentre i voti pro-Ue dall'estero sono stati oltre 175mila.
Dall'esecutivo comunitario, il portavoce per la politica estera Peter Stano ha sottolineato che la Moldavia ha subito «interferenze senza precedenti da parte della Russia». «Continuiamo a sostenere pienamente le ambizioni, le aspirazioni e gli sforzi di adesione della Moldavia», ha aggiunto Eric Mamer, portavoce della Commissione. «Congratulazioni al popolo moldavo e a te, Maia Sandu. Di fronte alle tattiche ibride della Russia, la Moldavia dimostra di essere indipendente, forte e di volere un futuro europeo!», ha poi esultato su X Ursula von der Leyen, alle cui parole si è aggiunto il plauso di Roberta Metsola e di tutta l'Eurocamera. L'eco del voto moldavo è giunta anche Oltreoceano. «La democrazia della Moldavia è forte, è un passo avanti storico», ha commentato il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale Usa John Kirby.
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