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Tari, a Isorella botta e risposta in Consiglio comunale: «Continui aumenti»

Giulia Bonardi
All’ultimo Consiglio comunale la minoranza ha presentato un’interrogazione per protestare contro i rincari della tassa. La vicesindaca Pavesi: «Sbagliato paragonarci con altri paesi»
Uno scorcio di Isorella
Uno scorcio di Isorella
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Le tariffe per le utenze domestiche della Tari (tassa sui rifiuti) sono state protagoniste a Isorella di un rigidissimo botta e risposta tra la maggioranza del sindaco Simone Bellardi e la minoranza «Terra fra fiumi». Teatro dello scontro è stato l’ultimo Consiglio comunale, il cui ordine del giorno prevedeva anche l’interrogazione dei consiglieri di minoranza Reginaldo Zaltieri e Renato Zaltieri: «Chiediamo di fornirci spiegazioni dettagliate circa le ragioni che inducono l’Amministrazione comunale ai continui aumenti, tali da avere determinato tariffe di molto superiori rispetto a comuni a noi vicini, alcuni dei quali facenti parte con Isorella dell’Unione dei comuni. Ciò, nonostante la società di raccolta sia la stessa».

Il documento-interrogazione aveva tabelle allegate, attraverso le quali la minoranza ha confrontato le tariffe di Isorella con quelle di Acquafredda, Remedello e Visano. Non è di certo la prima volta che le tariffe scaldano il clima politico isorellese.

La risposta è stata del vicesindaco Chiara Pavesi, che ha spiegato che non si possono paragonare e confrontare le tariffe di paesi che hanno composizioni di utenze diverse e servizi-rifiuti diversi. «Nel nostro comune, oltre ad esserci più abitanti, le utenze domestiche hanno un peso maggiore rispetto alle utenze non domestiche – ha sottolineato Pavesi –. Acquafredda ha poco più di un terzo dei nostri abitanti a parità di utenze non domestiche. Inoltre a servizi differenti non possono corrispondere tariffe uguali: nulla di sorprendente». E ancora: «Tra le differenze più palesi vi è la frequenza della raccolta porta a porta: il nostro comune gode di una frequenza di raccolta dei rifiuti maggiore rispetto ai paesi limitrofi; a Visano e Remedello, ad esempio, non viene svolta la raccolta porta a porta del vetro e delle lattine. Altro elemento di differenza tra i comuni riguarda la frequenza dello spazzamento delle strade. Ma anche la presenza sul territorio di contenitori per la raccolta di sfalci e ramaglie: solo Isorella vanta tale servizio. Risulta quindi irragionevole, ingiusto e illogico effettuare confronti fra tariffe di comuni diversi sia per numero di utenti, sia per differenze socio-economiche, sia per servizi di qualità e tipologia più o meno capillare. Dunque se ritenete che debbano essere offerti meno servizi agli isorellesi, chiedetelo espressamente».

Questo il succo di richiesta e risposta, la minoranza, anche via social, ha ribadito il proprio ruolo di «controllo democratico e trasparente sull’operato dell’amministrazione», riferendo di riscontrare «un’ostilità verso le nostre richieste» e l’intenzione di replicare per iscritto con una lettera al sindaco. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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