Il tram sarà pronto nel 2030, ma ora si accelera su alcune corse

Stefano Zanotti
Tra venti giorni il tram arriverà in Consiglio comunale per la votazione del progetto definitivo, intanto la commissione Viabilità è al lavoro per chiarire tutte le questioni tecniche
Il progetto del futuro tram di Brescia
Il progetto del futuro tram di Brescia
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Tra venti giorni il tram arriverà in Consiglio comunale per la votazione del progetto definitivo. Nel frattempo la commissione Viabilità è al lavoro per chiarire tutte le questioni tecniche della più grande opera pubblica che verrà realizzata a Brescia nei prossimi anni.

Nella seduta di ieri è stato confermato che la linea tranviaria sarà funzionante al 100% nel 2030, ma la volontà dell’Amministrazione è quella di attivare prima i collegamenti tra le periferie e gli snodi con la metro: si dovrebbero vedere con anticipo rispetto alla tabella di marcia le corse tra la Fiera e la stazione e tra la Pendolina e San Faustino (i tratti sarebbero rispettivamente di 3,985 e 4,9 chilometri, rispetto alla lunghezza totale del percorso di 11,2 chilometri).

Il tram dovrebbe poi ridurre il traffico veicolare privato del 5%, non un dato di poco conto perché come ricorda il vicesindaco Federico Manzoni «è la diminuzione che vedremo tra una settimana con la chiusura delle scuole, ed è evidente a tutti che c’è un’enorme differenza: immaginate infatti di avere una situazione di questo tipo per tutto l’anno».

Fondamentale sarà anche il nodo stazione, la cui viabilità sarà profondamente modificata. Il Comune – dopo la richiesta di revisione del progetto da parte della Soprintendenza – prevede di acquisire la stazione dell’ex Sia (i mezzi passeranno nell’autostazione di via Solferino), eliminarne la copertura e permettere la circolazione a tutti i veicoli privati. Si dovrebbe procedere poi con la sistemazione di via Togni per creare un collegamento con il quartiere Primo Maggio e con la modifica di via Foppa, che diventerebbe percorribile in entrambi i sensi di marcia nel tratto di collegamento con via Solferino.

Nel progetto sono previsti anche l’eliminazione della scala che porta all’autostazione Arriva e lo spostamento verso est delle fermate degli autobus urbani: i portici diventerebbero così la zona «kiss & ride». Aumenteranno poi il verde e le superfici drenanti e sarà consolidata la soletta per permettere sia al tram che ai mezzi del trasporto pubblico di poter passare in sicurezza. 

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