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Il Presidio 9 agosto contro la Provincia, protesta pacifica durante il Consiglio

Il comitato cerca l’appoggio del Broletto al fine di mettere pressione in Regione per salvaguardare il Chiese
  • La protesta del Presidio 9 agosto
    La protesta del Presidio 9 agosto
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    La protesta del Presidio 9 agosto
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La seduta del Consiglio provinciale di oggi è stata anche l’occasione per una protesta pacifica del Presidio 9 agosto, che da anni si batte contro la costruzione dei depuratori per il lago di Garda a Gavardo e Montichiari.

Da tempo i rappresentati del comitato cercano infatti di dialogare con la Provincia al fine di mettere pressione in Regione per salvaguardare il Chiese. Con l’aiuto del consigliere delegato Marco Apostoli è stata anche abbozzata una mozione, che per ora non ha però trovato spazio in nessuna seduta del Consiglio.

Da qui la volontà di denunciare «una servile accondiscendenza verso i “poteri forti” - si legge nel comunicato del presidio - che tanto pervicacemente premono per la realizzazione dei nuovi depuratori del Garda nella valle del Chiese». Al termine del Consiglio un gruppetto di persone ha dunque esposto dei cartelli e chiesto un confronto che si è esaurito però in pochi minuti.

L’attacco all’amministrazione provinciale

«Mesi fa abbiamo incontrato i capigruppo e il presidente provinciale per sollecitare l’approvazione della mozione - spiega Sergio Aurora, membro del Presidio 9 agosto -. È vero che negli anni passati ne erano già state approvate due, ma è cambiato il consiglio e quindi sarebbe importante che dal Broletto arrivasse in Regione un segnale forte per sensibilizzare sul tema».

Per il presidio la Provincia negli ultimi tempi ha cercato di nascondersi: «L’intento è toglierla dall’angolo - sottolinea Raffaella Giubellini del Comitato -. Serve un atto che aiuti e supporti il nostro lavoro di pressione nei confronti del Consiglio regionale».

Dal Broletto arriva comunque un’apertura e la precisazione che la Provincia ha sempre valutato con attenzione la questione. «In passato abbiamo assunto le nostre posizioni politiche sul tema - precisa il consigliere Filippo Ferrari -. Oggi c’è un commissario, ma è evidente che affronteremo l’argomento tra capigruppo: comunque non ci tiriamo indietro e la Provincia rispetta sempre il suo ruolo».

L’altro depuratore

Nel corso del Consiglio provinciale si è parlato anche di un altro depuratore, quello di Visano, che rientra nel piano delle alienazioni modificate con l’approvazione della prima variazione al Documento unico di programmazione (Dup). In questo caso si resta in attesa della sentenza e poi la Provincia - se il depuratore sarà di sua proprietà - dovrà decidere se trasformarlo in un impianto fotovoltaico o destinarlo ad uso agricolo.

Le altre modifiche al Dup riguardano principalmente l’edilizia scolastica e il Settore strade: per permettere la realizzazione delle nuove opere è stata approvata anche la prima variazione al bilancio di previsione: la spesa 2024 conta adesso 26 milioni di euro in più.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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