Il centrodestra snobba l’idea campo largo: «Senza senso»

Il centrodestra bresciano fa scudo e snobba il «patto della partita del Cuore», con posizioni diverse che seguono però una stessa linea.
«Alleanza contro»
Per Roberta Sisti, segretaria provinciale della Lega, «è l’ennesima abbuffata di partiti che non condividono nulla tra di loro, sono distanti in maniera siderale sui valori e sulle politiche di fondo e sono unite certamente da una sola cosa: la volontà di opporsi e contrastare il centrodestra. Sono alleanze che nascono, non per costruire, ma per porsi contro qualcosa. L’esempio più eclatante è l’alleanza «arcobaleno o macedonia, chiamatela come volete, che si è costituita per proporre un referendum abrogativo sull’autonomia. In questo mappazzone - sottolinea Sisti - ci ritroviamo Pd e la Cgil di Landini passando per Italia Viva e Azione».
Posizione simile (e anche le parole) per Diego Zarneri, segretario provinciale Fratelli d’Italia: «Il campo largo mette solo in evidenza le loro contraddizioni. L’appello di Renzi pare più una suggestione da partita del cuore che una vera proposta politica. E sembra da subito evidenziare delle differenze nella coalizione che si contrappone a Giorgia Meloni».
«Non c’è spazio per il terzo polo»
Per Marco Ferretti, segretario provinciale di Forza Italia, «le ultime elezioni europee hanno dato un responso chiaro dell’attuale panorama politico italiano: non c’è spazio per il terzo polo e il centro è ben rappresentato da Forza Italia che ha idee e progetti molto chiari, ma soprattutto coerenti con i propri valori».
Anche Sisti torna sull’ultima tornata elettorale, parlando di «campo largo che vuole solo affossare qualcosa sulla quale i cittadini in democrazia si sono già espressi. A differenza loro noi continuiamo a lavorare, ciascuno con le proprie proposte di partito e movimento, uniti nei valori che rappresentiamo».
«Una storia già vista»
Ferretti, con toni più moderati, riflette poi sul suo partito, Forza Italia, e sul momento vissuto dagli azzurri: «Per noi è una fase di crescita costruttiva e coerente e siamo pronti a raggiungere gli obiettivi stimati dal nostro segretario nazionale Antonio Tajani, il 20% alle prossime elezioni politiche. Un ritorno di Renzi verso il Partito democratico è invece una storia già vista ma soprattutto già scritta, anche se non ancora definita. Oggi più che mai ci vuole coerenza e credibilità e le decisioni della politica non possono esclusivamente essere spinte dai vantaggi del momento. Per la costruzione di un percorso politico ci vuole innanzitutto la condivisione di un progetto e di un obbiettivo che guardi al benessere dell’Italia e degli italiani. Su questo fronte, Forza Italia è pronta a fare la sua parte».
Il segretario di FdI Brescia, invece, affonda la lama: «È evidente che nel momento in cui il centrosinistra non è capace nei contenuti e nei programmi di essere un’alternativa alla maggioranza, prova alchimie create a tavolino capaci solo di guadagnare qualche titolo di giornale che poi si schiantano sulla possibilità di trovare un programma condiviso. Il campo largo mette solo in evidenza le loro contraddizioni».
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