Bazoli: «Il sangue versato in piazza Loggia allude a un potere occulto contro la democrazia»

La Redazione Web
Il senatore lo ha detto oggi nel suo intervento a Palazzo Madama, in occasione della cerimonia per il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice
Il senatore bresciano Alfredo Bazoli - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il senatore bresciano Alfredo Bazoli - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Si è celebrata in Senato la cerimonia per il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, che cade oggi, 9 maggio.

Vi hanno preso parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana. Presenti anche la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera, i ministri degli Affari Esteri Antonio Tajani, dell'Interno Matteo Piantedosi e dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

L'esecuzione dell'Inno nazionale è stata affidata agli studenti del Liceo Scientifico Augusto Righi e del Liceo Classico Ennio Quirino Visconti di Roma. La cerimonia è stata introdotta da Silvia Giralucci, presidente dell’Associazione Casa della Memoria del Veneto e figlia di Graziano Giralucci, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1974. Hanno poi preso la parola il presidente del Senato La Russa e il presidente della Camera Fontana.

Subito dopo è stato proiettato un video Rai rievocativo degli episodi ricordati dai familiari di alcune vittime del terrorismo: il senatore bresciano Alfredo Bazoli, Franco Sirotti, Piero Mazzola, Caterina Manzo e Roberto Della Rocca.

Le parole di Bazoli

«Il sangue versato in quella piazza allude ad un esercizio del potere occulto - il vero nemico della democrazia, che invece si fonda sulla limpidezza e la trasparenza della responsabilità e del potere - che esercita il suo ruolo nelle dinamiche della società per le sue finalità opache, che non esita a usare strumenti violenti, e che si combatte rendendolo visibile, contrastandolo con le armi forti della democrazia, della consapevolezza, della partecipazione, della comprensione dei fatti e degli eventi» ha detto Bazoli.

«Per questo, per questa esigenza di limpidezza che è così essenziale alla libertà - ha proseguito - è necessario avere chiaro il quadro di ciò che è successo, e anche delle responsabilità personali oltre che politiche, che si perseguono attraverso gli strumenti della giustizia anche a tanti anni di distanza, non per una esigenza di vendetta, ma per una necessità democratica».

«Non sono inutili le sentenze recenti - ha detto ancora Bazoli - quelle che hanno condannato gli organizzatori neofascisti di Ordine Nuovo, non sono inutili le indagini di oggi, che perseguono gli esecutori e i fiancheggiatori e i complici dentro lo stato, perché sono la sanzione della capacità delle istituzioni democratiche di gettare luce sulle ombre del potere occulto che attenta alle nostre libertà. E per questi motivi è utile e necessario sapere, divulgare, conoscere: perché è nella indifferenza, nella ignoranza, nella confusione, con la mistificazione interessata che si muove chi ha interesse a tessere le trame occulte che ledono le nostre libertà, intorbidendo le acque, oggi come allora. Sapere e conoscere, anche partendo dalle storie semplici delle persone morte in quella piazza, dalle storie delle famiglie improvvisamente spezzate, da coloro che come me, i miei fratelli, mio padre, sono rimasti orfani di un affetto familiare dentro l'onda di una vicenda molto più grande, e hanno convissuto con la risacca lunga e privata che resta dopo l'emozione, l'indignazione, la reazione collettiva».

«I morti di piazza della Loggia, come i partigiani torturati e fucilati dai nazifascisti, come le vittime di ogni terrorismo sono i caduti per la nostra libertà, sono il sacrificio che la nostra fragile democrazia ha richiesto per garantirci la libertà di oggi, e per la quale vale ancora la pena di combattere. Non dimentichiamolo, non dimentichiamoli» ha concluso Bazoli

A conclusione della cerimonia, ha avuto luogo la consegna delle targhe alle 3 scuole vincitrici del concorso Tracce di Memoria 2023-2024.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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