Germania, il cordone sanitario nei confronti di AfD funziona ancora

Il 73% degli elettori tedeschi ritiene di essere stato ingannato da Friedrich Merz e dalla Cdu-Csu, questo uno dei risultati del sondaggio Politbarometer, condotto dal Forschungsgruppe Wahlen per il secondo canale tedesco (Zdf). Ma questo dato in realtà va letto contro luce perché l’inganno, se così lo si può chiamare, sarebbe quello di aver condotto una campagna elettorale all’insegna del risparmio e dell’attenzione al bilancio, per poi approvare un grande piano di investimenti e di debiti.
Persino tra gli elettori dell’Union di Cdu-Csu il 44% ritiene giustificata l’accusa di aver tradito le promesse elettorali, il livello più elevato lo si raggiunge tra gli elettori di Afd (96%) e del gruppo di Sahra Wagenknecht (97%). Ma questo dato non deve trarre in inganno visto che il 64% ritiene giusta la scelta di allentare il freno al debito per difesa, il 61% ritiene che il nuovo fondo per le infrastrutture possa essere utile per l’economia tedesca. Martedì il Bundestag ha approvato le modifiche costituzionali necessarie a sbloccare gli investimenti, venerdì è arrivato anche il voto favorevole del Bundesrat, il Senato federale, nel quale siedono i Laender.
Intanto uno studio condotto dal Wissenschaftszentrum Berlin fuer Sozialforschung, che ha analizzato 11.053 sedute di consigli comunali e circondariali tra il 2019 e il 2024, conferma che il cordone sanitario (Brandmauer) nei confronti dell’ultradestra di Alternative fuer Deutschland (AfD) è ancora in piedi, nonostante qualche crepa. Circa l’81% delle mozioni presentate da AfD è stato respinto. Per quanto riguarda il 19% di mozioni sulle quali si è trovato una forma di rapporto tra AfD e altre forze politiche i ricercatori segnalano come «a Est si tratta in prevalenza di questioni amministrative o infrastrutturali, come il trasporto pubblico.

Nella Germania occidentale, invece, la cooperazione su questioni controverse come l’immigrazione e il contrasto alla pandemia è stata significativamente più frequente». La conclusione dello studio è ottimista: «Il cordone sanitario è ben lungi dall’essere abbattuto. Considerarlo superato, soprattutto a livello locale, sarebbe un chiaro errore di interpretazione».
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