In Europa Vivaldini attacca: «Il Greengate lede la democrazia»

L’eurodeputata di FdI contro Frans Timmermans: «Utilizzo scandaloso delle risorse: vogliamo una commissione d’inchiesta»
Mariateresa Vivaldini © www.giornaledibrescia.it
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«Se le evidenze fossero confermate saremmo a tutti gli effetti davanti al Greengate». A dirlo è Mariateresa Vivaldini, eurodeputata bresciana in quota Fratelli d’Italia, arrivata a Strasburgo grazie alle quasi 19mila preferenze ottenute alle ultime elezioni.

Cos’è successo

La Commissione europea è stata scossa nei giorni scorsi da un’inchiesta del De Telegraaf, il maggior quotidiano olandese, che ha rivelato le connessioni tra l’Ue e alcune lobby green. In sintesi: l’Unione europea avrebbe pagato dei gruppi ambientalisti per promuovere il Green Deal dell’ex commissario Frans Timmermans.

Secondo il quotidiano, Bruxelles avrebbe «utilizzato denaro da un fondo per sussidi climatici e ambientali da miliardi di euro» per finanziare una «lobby ombra» con lo scopo di portare le politiche green in cima all’agenda europea. «È stato inopportuno per alcuni servizi della commissione sottoscrivere degli accordi che obbligano le ong a fare lobby con i membri del Parlamento europeo», è stato il commento del neo commissario europeo al Bilancio Piotr Serafin, che ha sostanzialmente confermato la notizia.

La posizione della bresciana

«È una gravissima interferenza sulle dinamiche democratiche che regolano il Parlamento. E poi è un utilizzo scandaloso delle risorse: quei soldi avrebbero dovuto essere utilizzati a beneficio degli agricoltori», sottolinea Vivaldini, confermando la vicinanza alla categoria e a buona parte del territorio bresciano.

«Noi di Fratelli d'Italia abbiamo chiesto di fare immediatamente chiarezza su tutte le somme che sono state versate, a chi sono andate e perché – aggiunge –. Se dovesse arrivare la conferma dell'esistenza di relazioni tra le lobby e l’esecutivo, saremmo davanti a uno scandalo di dimensioni enormi. Il dibattito pubblico e il voto dei parlamentari potrebbero essere stati manipolati e questo minaccia la credibilità dell'Unione europea». Fratelli d’Italia a Strasburgo vuole proporre una commissione d’inchiesta, mentre a Roma presenterà alla Camera dei deputati e al Senato un’interrogazione parlamentare.

Ideologia

Per Vivaldini c’è un chiaro problema di trasparenza, che rischia di portare ulteriore disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni. L’eurodeputata entra però anche nel merito della questione. «Bisogna monitorare tutto perché il Green Deal è un provvedimento che ha generato risultati disastrosi per gli italiani: in particolar modo per il comparto dell’automotive che sta praticamente crollando, e per il mondo agricolo. Questo scandalo conferma quello che abbiamo sempre sostenuto: il Green Deal si basa su un’ideologia che ha poco a vedere con la realtà economica europea».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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