Dl carceri, il governo si impegna a proseguire con l’ampliamento di Verziano
Votata la fiducia alla camera al dl carceri, il provvedimento che ha tra gli obiettivi la semplificazione delle procedure per accelerare i tempi della burocrazia nel carcere e umanizzare gli istituti garantendo anche l'alternatività della pena in comunità. Il decreto battezzato dal governo «Carcere sicuro», per l'Esecutivo è una prima risposta alla situazione di emergenza degli istituti penitenziari, sovraffollati e segnati nel 2024 dalle drammatiche cifre dei suicidi in questi primi otto mesi, mai così alte.
Un decreto che tocca anche Brescia, dove sorge la seconda casa circondariale più sovraffollata d’Italia, Canton Mombello, a cui ha fatto riferimento di recente anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, citando la lettera in cui alcuni detenuti raccontano la condizione «straziante» che vivono da reclusi.
Partendo da qui, l’on. Simona Bordonali per la Lega e l’on Fabrizio Benzoni per Azione hanno presentato due distinti ordini del giorno al dl carceri, entrambi approvati oggi, che impegnano il governo a portare avanti il progetto di ampliamento del carcere di Verziano, che può già contare su un finanziamento da 38 milioni di euro stanziato dal Ministero dell’Interno.
Per Simona Bordonali l’ampliamento di Verziano consentirà di ridimensionare Canton Mombello. Più ambizioso l’obiettivo di Fabrizio Benzoni, che nella prima versione del suo odg ne chiedeva la chiusura: «Altrettanto importante era l’impegno che è stato invece espunto – si legge in una nota -, ovvero la possibilità che l’ampliamento in oggetto prevedesse un numero sufficiente di posti tale da poter permettere la chiusura definitiva di Canton Mombello, una struttura non più in condizioni di ospitare detenuti».
La nota di Bordonali
«Il carcere di Canton Mombello a Brescia è vecchio, oltre 110 anni, e sovraffollato. Ufficialmente dovrebbe contenere 200 detenuti, ma ne ospita quasi 400. In queste condizioni non può tutelare i diritti né di chi deve scontare una pena né di chi vi lavora – si legge nel commento della deputata leghista -. Anche il Presidente della Repubblica ne ha recentemente parlato durante la Cerimonia del Ventaglio. Finalmente, grazie allo stanziamento da parte del Ministro Salvini di 38,8 milioni di euro per un nuovo padiglione nel carcere di Verziano, si intravvede una soluzione all’annoso problema, al netto del cieco immobilismo dell’amministrazione comunale e dei precedenti governi di sinistra. Ora serve uno sforzo per il reperimento degli spazi. Con l’approvazione di un odg della Lega al dl Carceri, infatti, si impegna il Governo ad interloquire con sollecitudine con il comune di Brescia per poter entrare nella disponibilità delle necessarie aree adiacenti al carcere. Un nuovo progetto consentirà il reperimento di spazi e posti nel carcere di Verziano, con il conseguente ridimensionamento di Canton Mombello».
Il commento di Benzoni
«Bene l’accoglimento del nostro ordine del giorno sul carcere Nerio Fischione di Brescia, lo stesso da cui proviene la lettera dei detenuti che pochi giorni fa ha letto anche il Presidente della Repubblica Mattarella. Sono molto soddisfatto per l’accoglimento del primo pezzo dell’impegno, quello riferito all’approvazione del progetto di ampliamento del carcere di Verziano, grazie alla sinergia con il comune di Brescia e valutando la possibilità che tale l’ampliamento avvenga su aree esterne e non comprometta le attuali aree verdi presenti».
La posizione di Gianni Girelli (Pd)
Anche l’on. Gianni Girelli (Pd) ha presentato oggi un odg sul dl carcere (il primo di giornata), approvato dopo una riformulazione, e ha votato anche a favore per i testi presentati da Bordonali e Benzoni sulle carceri bresciane. Nella sua dichiarazione di voto, il deputato bresciano del Partito Democratico ha rimarcato l’importanza di «investire sulla salute mentale in carcere, alla luce dei dati allarmanti di suicidi e casi di autolesionismo e violenza».
Cosa prevede il decreto
L'opposizione giudica le misure «inutili» che non incidono minimamente sull'emergenza. Al centro del provvedimento c'è l'istituzione di un albo di comunità che potranno accogliere alcune tipologie di reclusi - come quelli con residuo di pena basso, i tossicodipendenti e quelli condannati per determinati reati - i quali potranno scontare così la parte finale della loro condanna. Aumenta il numero di telefonate per chi è ristretto, da 4 a 6 al mese, con una ulteriore possibilità di incremento. Si stringono invece le maglie su mafiosi e terroristi: il provvedimento prevede anche modifiche alla disciplina del regime detentivo differenziato del cosiddetto 41 bis con esclusione all'accesso dei programmi di giustizia riparativa.
Sul fronte della polizia penitenziaria è stata disposta l'assunzione di mille agenti e l'incremento del numero di dirigenti penitenziari oltre a modifiche sulla loro formazione. Nel decreto c'è inoltre lo slittamento di un anno dell'entrata in vigore del Tribunale per le famiglie. E considerata l'abolizione del reato di abuso d'ufficio da parte del Parlamento nelle scorse settimane, il provvedimento contiene anche una casistica di reato in via preventiva, una sorta di «peculato per distrazione», allo scopo di evitare alcuni problemi interpretativi riguardanti l'atto illecito di destinazione di fondi per distrazione.
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