Il Comune di Adro aumenta l’Irpef a sei residenti su dieci
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Novità ad Adro sull’addizionale Irpef. L’Amministrazione comunale, guidata dalla scorsa estate dal sindaco Davide Moretti, ha modificato in Consiglio comunale il sistema delle aliquote. Obiettivo dichiarato: «Un sistema più equo e sostenibile, capace di garantire servizi essenziali e maggiore tutela alle fasce più deboli». Il nuovo regolamento – disponibile in forma integrale sul sito www.comune.adro.bs.it – prevede un adeguamento dell’aliquota che porterà a un incremento delle entrate comunali stimato tra i 70mila e i 90mila euro; risorse che il Comune del borgo della Franciacorta ritiene essere fondamentali per garantire i servizi essenziali alla comunità.
Cosa cambia
L’aliquota massima passa allo 0,8 per cento e interesserà il 5 per cento dei contribuenti, quelli con redditi dichiarati superiori ai 50mila euro annui. Per il grosso dei residenti, circa il 40 per cento, non ci saranno invece variazioni «o addirittura – spiega l’Amministrazione Moretti – ci sarà una riduzione».
Una quota di poco inferiore, il 35 per cento, avrà un incremento entro i 13 euro annui, mentre il restante 20 per cento vedrà crescere il contributo richiesto fino a 57 euro. Le modifiche apportate, secondo la civica adrense, sono necessarie per quattro questioni: «Un sistema più equo con aliquote progressive, in modo tale che chi ha redditi più alti contribuisca di più, mentre chi guadagna meno venga tutelato; una maggiore attenzione ai redditi più bassi», con la soglia di esenzione che passa da 10mila euro a 15mila euro; un adeguamento al contesto territoriale, «pur con un’addizionale che resta tra le più basse della zona, garantendo sostenibilità senza pesare troppo sui cittadini. Infine, dobbiamo mantenere i servizi essenziali: nonostante i tagli alle spese già effettuati, serviva un intervento sulle entrate per garantire il bilancio in equilibrio».
L’opposizione
Parole, queste ultime, che hanno provocato però la reazione dell’opposizione della Lega. Oltre a opporsi alle modifiche durante la discussione a palazzo Bargnani Dandolo, il Carroccio – in Amministrazione nelle legislature precedenti – ha affidato a un volantino la propria dura contrarietà: «A dire le bugie, come nel caso del celebre Pinocchio, viene il naso lungo... le Amministrazioni targate Lega non solo non hanno lasciato il bilancio in sofferenza ma anzi hanno registrato ampi utili, sempre attorno al milione di euro. La verità è che il paese sta andando avanti... andando però all’indietro. Come i gamberi».
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