Da Cividate a Pian Camuno le maggioranze perdono i pezzi
Due Amministrazioni in crisi per altrettanti abbandoni, benché di pesi e motivazioni ben diversi. In settimana hanno rigettato le loro cariche Franco Gelfi, capogruppo di maggioranza a Cividate, pluripreferenziato ex sindaco e mentore della lista che, alle elezioni di giugno, ha avuto la meglio, e Samuele Bertoli, da poco nominato assessore allo Sport a Pian Camuno.
Gesti destinati a lasciare qualche strascico, da un lato perché la maggioranza di Cividate perde un amministratore d’esperienza e dall’altro perché, per Pian Camuno, si tratta del secondo abbandono in pochi mesi e i numeri, per la maggioranza di Giorgio Ramazzini, iniziano a farsi risicati.
Cividate
Gelfi ha inviato un’accorata lettera venerdì ai cittadini e ai sindaci camuni, nella quale motiva il suo comportamento. Senza nulla nascondere, l’ex sindaco palesa il fatto che, dopo aver aiutato i giovani amministratori della lista a «impostare l’apparato burocratico e conoscere le persone di riferimento in paese e all’esterno, a ruoli assegnati qualcosa si è rotto e ho avuto la sensazione d’essere diventato un peso, come se la mia presenza fosse ingombrante. Evidentemente non lo era in campagna elettorale. Per compiacere l’ambizione di qualcuno non posso sparire.
Non potrei mai fare la guerra alla creatura che ritengo d’aver contribuito in maniera determinante a creare (il riferimento è al sindaco Alessandro Francesetti, ndr) e allo stesso tempo non posso più tollerare il clima di diffidenza e distacco che impedisce da mesi ai giovani assessori di chiamarmi al telefono. Ho una storia umana e politica da difendere, non mi rimane che questo doloroso passo». Gelfi resta in Consiglio come semplice consigliere.
A Pian Camuno
A metà della scorsa settimana è arrivata una lettera di Samuele Bertoli in cui rinuncia alla carica di assessore «per motivi personali», restando consigliere.
Nel Consiglio di giovedì, Bertoli ha votato a favore di tutti i punti e non ha fatto cenno alle sue dimissioni. Una scelta che ha lasciato sbalordita la sua compagine, che conta ancora di ricucire lo strappo, magari in un incontro del gruppo in programma nelle prossime ore. La maggioranza aveva già registrato l’uscita di scena di Gianpietro Bianchi lo scorso autunno, scontento per non essere stato nominato vicesindaco.
Restando in Consiglio come consiglieri, Bertoli e Bianchi, in un’ipotetica unione con la minoranza, pareggerebbero il numero di consiglieri a sei, con il solo voto del sindaco a fare la differenza.
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