Politica

Sicurezza, Lega: «Per Brescia il Governo sta facendo il possibile»

Paola Gregorio
Fabio Rolfi: «In città non c’è mai un'assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione comunale»
Una pattuglia di carabinieri - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Una pattuglia di carabinieri - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Ottantatré nuovi carabinieri e ventitré nuovi agenti di Polizia (in forze all’ufficio Immigrazione della Questura) sono arrivati a Brescia nell’ambito «delle nuove assegnazioni di forze dell’ordine che il Governo sta facendo sui territori per aumentare l’attività di prevenzione e di controllo», ha spiegato il sottosegretario leghista all’Interno, Nicola Molteni, in video collegamento durante una conferenza stampa del Carroccio, prima di annunciare una visita istituzionale a Brescia nelle prossime settimane: non si sa ancora se ci potrà essere anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per affrontare il tema sicurezza.

I numeri

«Oltre 2.500 carabinieri sono stati assegnati a livello nazionale ai quali si aggiungono i nuovi agenti di Polizia per gli uffici Immigrazione – specifica Molteni –. C’è un’azione strutturale e sinergica da parte del Governo sin dalla prima legge di Bilancio per avere più presenza sul territorio e alzare la qualità del controllo, per rispondere alle aspettative di sicurezza dei cittadini e a fronte anche dei pensionamenti. Da qui al 2030 la Polizia pensionerà 40 mila agenti e inoltre ha una carenza strutturale di diecimila unità. Abbiamo quindi bisogno di agenti giovani per affrontare le emergenze come spaccio e criminalità giovanile».

Molteni sottolinea «l’inversione di rotta rispetto a stagioni politiche in cui la sicurezza non era stata considerata una priorità: adesso abbiamo la copertura del cento per cento del turn over, nuove assunzioni, l’aumento di un terzo delle forze per l’operazione Strade Sicure, che è stata stabilizzata e rinnovata per i prossimi tre anni».

Il sottosegretario leghista all’Interno ricorda «la riforma sulle Polizie locali alla quale stiamo lavorando, relatrice è l’onorevole Bordonali e il Ddl Sicurezza già approvato alla Camera e ora in commissione al Senato. Continueremo a investire per migliorare la coesione sociale delle nostre comunità». E, pur non parlando di «emergenza sicurezza» a Brescia, precisa che  affronta il tema «come una priorità».

Il contributo

Fabio Rolfi, consigliere in Loggia in quota Lega, rimarca: «Il Governo anche per Brescia ha fatto la sua parte con diverse iniezioni di personale. Non è credibile chi come la sindaca Castelletti attacca parlando di tagli. Abbiamo sentito numeri che smentiscono queste dichiarazioni. A Brescia non c’è mai un'assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione: il Comune ora faccia la sua parte agendo su degrado e micro criminalità con la Polizia locale. Sicurezza non significa cambiare quattro lampadine in stazione, ma dotare la Polizia locale di strumenti adeguati come il taser e in stazione garantire un pattugliamento fisso in collaborazione con le forze di polizia».

Massimo Tacconi (capogruppo leghista in città) concorda: «Le nuove assegnazioni a Brescia sono una risposta importante a polemiche sterili. Il Governo sta ponendo rimedio a problemi creati da esecutivi precedenti. La Lega non vuole fare terrorismo ma essere vicina ai cittadini per cercare di risolvere i problemi».

«Se è vero che la Lega è il sindacato del territorio vuol dire che sappiamo farlo funzionare nel modo giusto e far arrivare a Roma i problemi», afferma la segretaria provinciale, Roberta Sisti. Chiude l’onorevole Simona Bordonali: «Negare il tema della sicurezza è da folli. Con l’approvazione del Ddl Sicurezza risponderemo efficacemente anche ai reati emergenti. Siamo la Lega dei fatti che non si perde in polemiche».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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