Il Consiglio comunale a Brescia di venerdì 24 gennaio
È iniziata subito con un colpo di teatro la prima ora del Consiglio comunale dedicata alle interrogazioni. Mentre il consigliere di Fratelli d’Italia Carlo Andreoli chiede conto alla Giunta della situazione al parco Nicoletto – descritto come «una latrina a cielo aperto» e «inaccessibile perché monopolizzato da spacciatori e soggetti che abusano di alcol» – tutti i gruppi del centrosinistra si fingono distratti a sfogliare e leggere una copia de «Il ribelle» che recita «Brescia libera». Un segno di disinteresse e insieme una provocazione che Andreoli bolla subito come «arrogante scenetta teatrale».
La questione carcere
L’intera copertura economica per il progetto bis da 40,5 milioni di euro (quello che prevede più spazi) è garantita e i lavori saranno divisi in due stralci funzionali. Ma, soprattutto, i cantieri per realizzare il primo comparto del nuovo carcere di Verziano partiranno nell’arco delle prossime settimane. L’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dei lavori per realizzare il primo lotto del nuovo carcere di Verziano – si legge nel documento che porta il timbro del Ministero della Giustizia – è stimata «entro i primi mesi dell’anno».
A scandire la road map e a dare l’annuncio è l’on. Fabrizio Benzoni che coglie così l’occasione per sollecitare il Ministero della giustizia e Governo a rispettare in toto il contenuto dell’ordine del giorno presentato alla Camera e accolto il 7 agosto scorso. Tradotto: avviare un tavolo di lavoro condiviso con le istituzioni locali, sia Comune sia Provincia di Brescia, per pianificare insieme il secondo lotto e «mantenere i più alti livelli di vivibilità e di sicurezza per i detenuti e il personale di sicurezza».
La relazione della garante dei diritti delle persone private della libertà personale, affidata alla voce del presidente del Consiglio comunale Roberto Rossini, ha (ri)aperto la discussione sulla situazione straziante in cui si trovano i detenuti del carcere di Brescia Nerio Fischione. Un quadro che la garante descrive come disastroso e che dev’essere concretamente al centro degli impegni delle istituzioni perché – come ha ricordato Luca Pomarici – «c’è un alto indice di condizioni insostenibili, con un sovraffollamento arrivato al 210%. Si tratta di una battaglia di civiltà che deve riguardare tutte le forze politiche».
La mozione delle polemiche
Ma tutti gli occhi sono puntati sul pomeriggio, quando il centrodestra presenterà la mozione che punta alla condanna degli incidenti avvenuti in piazza Vittoria il 28 dicembre. Il testo presentato dal centrodestra nasce sulla scia del corteo non autorizzato dalla Questura e ugualmente andato in scena il 28 dicembre, episodio dal quale sono scaturiti momenti di tensione tra la polizia e alcuni manifestanti dell’Assemblea permanente antifascista. Il divieto delle forze dell’ordine era stato emesso anche per l’appuntamento programmato dagli esponenti dei movimenti dell’ultradestra, che hanno poi scelto di organizzare l’Aperitivo tricolore nella sede di via Benedetto Croce, rispettando il niet al raduno in piazza.
Il documento proposto da Fratelli d’Italia, Lega, Civica Rolfi e Forza Italia arriva in Aula oggi, ma ha già alle spalle una storia di polemiche: l’opposizione in Loggia aveva infatti chiesto di dedicare al caso un Consiglio comunale straordinario, invece il tema è stato incardinato all’interno del dibattito programmato per oggi. La maggioranza, nel frattempo, ha lavorato a un testo alternativo per soppiantare quello degli avversari politici.
Il clima dell’Aula potrebbe scaldarsi ulteriormente con l’arrivo, annunciato attorno alle 17, di alcuni attivisti del Centro sociale Magazzino 47 e dei collettivi studenteschi, così come non è esclusa anche la presenza di una rappresentanza dei movimenti che fanno capo all’ultradestra, riuniti sotto lo slogan «Difendi Brescia».
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