In città nasce Brescia Civica, il movimento del centrodestra

Lo slogan della nuova lista civica è «Vicina alle persone»: sta già lavorando con lo sguardo a Loggia 2028, senza legami con i partiti
Viviani, Botticini, Battagliola e Singh -  © www.giornaledibrescia.it
Viviani, Botticini, Battagliola e Singh - © www.giornaledibrescia.it
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Non solo il gruppo consiliare nel capoluogo, ma anche un movimento attivo sul territorio, indipendente dal «marchio» dei partiti e già al lavoro con lo sguardo rivolto a Loggia 2028. Si presenta così, sotto lo slogan «vicina alle persone», Brescia Civica, che è in contemporanea due cose.

I due volti della civica

La prima: il nome del gruppo capitanato da Massimiliano Battagliola in Consiglio comunale, terna composta – oltre che da Battagliola – da Giovanni Viviani e da Balwinder Singh. In sostanza, dopo il ritorno di Fabio Rolfi (che tutti, coralmente, ringraziano) nella sua «casa madre», ossia il gruppo della Lega Lombarda, la civica si «emancipa» ufficialmente dalla campagna elettorale del 2023.

Il secondo volto di Brescia Civica sta invece in un movimento (civico, per l’appunto) che «vive» oltre l’esperienza elettorale, vuole essere attore propositivo in città e che conta oltre duecento persone tra militanti e simpatizzanti.

«Riferimento per il centrodestra»

Se i nomi di riferimento del gruppo consiliare sono noti, alla regia del movimento che si candida in futuro ad occupare lo spazio del «partito della città» c’è l’avvocato Paolo Botticini. Che spiega: «L’obiettivo è essere punto di riferimento per tutti i civici nell’alveo del centrodestra che, per le prossime elezioni, sa ora di poter contare su una civica già strutturata e al lavoro sul territorio attraverso diversi ambiti e associazioni».

Ma – tengono a precisare tutti – «siamo indipendenti dai partiti», caratteristica che, nell’ultimo anno, ha visto avvicinarsi all’organismo non solo simpatizzanti già vicini al centrodestra «ma anche personalità scontente di questo centrosinistra».

Una maggioranza, quella in Loggia, a cui il movimento non risparmia critiche, a partire dalla gestione delle risorse economiche: «Servono meno investimenti superflui in concertini e festival delle luci e più risposte ai bisogni della città. E questo passa anche da una più efficace spesa dei dividendi e delle risorse di A2A».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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