Assemblea Pd a Brescia, «guardiamo all’Europa, non a Pontida»

Si è tenuta in città l’assemblea congiunta del Partito Democratico di Lombardia, Piemonte e Veneto: in alternativa all’autonomia differenziata si propone l’autonomia cooperativa
La Camera di Commercio di Brescia, dove si è tenuta l'assemblea Pd - © www.giornaledibrescia.it
La Camera di Commercio di Brescia, dove si è tenuta l'assemblea Pd - © www.giornaledibrescia.it
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La legge Calderoli sull’autonomia differenziata è una «brutta legge» con una «furia disgregatrice» che rischia di creare una «Italia arlecchino»: lo sottolinea il Pd nel documento approvato al termine dell’assemblea congiunta del Partito Democratico di Lombardia, Piemonte e Veneto che si è tenuta a Brescia, presso la Camera di Commercio.

La proposta di due Camere

La convinzione dei dem delle tre regioni e che si debbano rivedere le materie che possono diventare di competenza regionale togliendo temi come trasporto e distribuzione dell’energia, istruzione, commercio estero, modificando l’articolo 117 della Costituzione, pensare a un fondo perequativo previsto dalla Carta Costituzionale e ripensare il coinvolgimento di tutti gli enti locali.

Per questo rilanciano l'’idea di avere non più due rami del Parlamento con le stesse funzioni (Camera e Senato) ma una Camera che rappresenti le istanze nazionali e una che rappresenti le istituzioni territoriali.

«Il referendum contro la legge Calderoli, a fronte dell’arrogante e maldestra chiusura a riccio della maggioranza durante la discussione parlamentare e del pessimo risultato approvato, appare – si legge nel documento – come uno strumento per fermare una brutta legge e per ripensare un modello autonomistico equilibrato, che tenga assieme le varie parti del Paese rafforzando i livelli di responsabilità degli enti locali».

Il Pd delle tre Regioni propone quindi «un modello di autonomia cooperativa – ha sintetizzato la segretaria lombarda Silvia Roggiani – che mette al centro i Comuni e i diritti dei cittadini. Non c'è un Nord contro un Sud. Oggi qui in questa assemblea c'è un Nord che decide di assumersi non solo un protagonismo ma anche una responsabilità per unire il Paese, portarlo in Europa e fare da ponte con il Mediterraneo».

Europa, non Pontida

«La nostra visione di autonomia – ha aggiunto – non guarda a Pontida ma all'Europa perché, con gli attuali conflitti a livello internazionale, è lì che dobbiamo guardare se vogliamo che le nostre regioni e il nostro Paese tornino a essere e ad avere un ruolo forte»

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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