Tra foliage e perturbazioni, l'autunno entra nel vivo
L’autunno, secondo il calendario meteorologico, è iniziato il 1° settembre e si concluderà il 30 novembre, quindi siamo già arrivati al giro di boa. Nell’ultimo mese e mezzo abbiamo visto un po’ di tutto: dal caldo record alle prime irruzioni fredde di stagione, il passo è stato breve, e dal punto di vista pluviometrico il bilancio mostra un netto surplus, frutto delle numerose perturbazioni che hanno coinvolto la nostra provincia.
Secondo i dati dell’osservatorio di viale Bornata, dal 1° settembre sono caduti 302,6 millimetri di pioggia. Tanti, tantissimi, e non è finita qui: secondo le previsioni, nei prossimi giorni assisteremo all’ennesima fase instabile di una stagione estremamente piovosa.
Il bilancio termico
Dal punto di vista termico, i numeri sono piuttosto variegati: secondo i dati di Ghedi, abbiamo vissuto quattordici giornate più calde della media, diciannove nella norma e undici più fredde della media. Dopo una prima decade di ottobre caratterizzata da un significativo calo termico, ora le temperature sono aumentate, tanto da superare i 21-22°C nel corso del fine settimana.
Niente di eccezionale: siamo rimasti ben lontani dal record, clamoroso, stabilito nel pomeriggio del 9 ottobre 2023, quando la stazione meteorologica dell’istituto Pastori rilevò una massima di +31,3°C. Ancor più incredibile ciò che accadde in provincia di Alessandria, con punte vicine ai 34-35°C. Fu un evento storico, entrato a pieno titolo negli annali del Nord Italia.
Il nuovo meteoquiz
La situazione attuale è molto diversa: giorno dopo giorno l’autunno sta entrando nel vivo e i primi cenni di «foliage» hanno fatto capolino anche in città. Le previsioni parlano chiaro: ben presto i pluviometri torneranno al lavoro e il surplus pluviometrico di questo mese diventerà ancor più marcato.
Il nuovo meteoquiz riguarda proprio la pioggia, ma prima sveliamo la soluzione del quesito di una settimana fa: nel pomeriggio del 29 ottobre 2018, in occasione della tempesta Vaia, l’anemometro installato sul colle Cidneo rilevò una raffica di 124 chilometri orari. Ora facciamo un tuffo nel passato e torniamo al lontano 1953.
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