Temperature, il bilancio degli ultimi novanta mesi
Fra poche ore calerà il sipario sul mese di giugno, che dal punto di vista termico ci ha regalato un menù piuttosto variegato. I primi quindici giorni sono trascorsi con temperature vicine alla media del periodo, mentre in seguito è salito in cattedra il famigerato anticiclone subtropicale africano, che ha favorito un deciso aumento termico. Poi, nella notte fra il 27 e il 28 giugno, il vento dell’Est ci ha permesso di tirare un sospiro di sollievo e le temperature si sono riavvicinate alla media del periodo.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: fra alti e bassi, è stato un mese più caldo della media oppure no? La risposta, anche stavolta, è sempre la stessa: sì. Secondo i dati di Ghedi, giugno entrerà in archivio con un’anomalia termica positiva, ma non possiamo di certo considerarla una novità. Ormai siamo abituati a rilevare temperature superiori alla norma in ogni periodo dell’anno, tanto che siamo andati incontro ad una sorta di assuefazione al caldo anomalo, i cui effetti sono sotto gli occhi tutti. In pochi ricordano il clima del passato, mentre la maggior parte della gente considera normali le impennate termiche che sempre più spesso condizionano le nostre stagioni estive, e non solo.
Per avere un quadro esaustivo, proviamo a dare un’occhiata ai dati di Ghedi, rilevati negli ultimi novanta mesi, e confrontiamoli con la media storica. Dal 1° gennaio 2016 ad oggi abbiamo vissuto:
- 70 mesi più caldi della media
- 14 mesi in linea con la media
- 6 mesi più freddi della media
Sono numeri che si commentano da soli. Qualcuno ha davvero il coraggio di dire che il nostro clima non è cambiato?
@Buongiorno Brescia
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